
Si è svolto a Messina il seminario di studi dal titolo "Giacomo Matteotti, antifascista, giurista, pacifista, simbolo di libertà", un importante momento di riflessione sulla figura del politico socialista, martire della libertà e della democrazia. L'evento ha visto la partecipazione di esperti e accademici che hanno analizzato il pensiero e l'eredità politica di Matteotti. A coordinare e introdurre il seminario è stato il professor Alessandro Morelli, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell'Università di Messina, il quale ha sottolineato l'attualità del messaggio matteottiano in un'epoca in cui i valori democratici devono essere costantemente difesi e promossi. Tra gli interventi di rilievo, si è distinto quello di Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi, che ha approfondito il contributo di Matteotti alla lotta antifascista e il suo ruolo come simbolo della resistenza morale e politica al regime. La sua figura, ha evidenziato Benvenuto, rappresenta ancora oggi un faro per chi crede nella giustizia sociale e nella libertà.
Hanno preso parte al dibattito anche i docenti dell'Università di Messina Maurizio Ballistreri, Salvatore Bottari, Santi Fedele e Giovanni Moschella, che hanno arricchito la discussione con approfondimenti storici, giuridici e politici sulla vita e il pensiero di Matteotti.
I relatori hanno sottolineato la rilevanza del suo impegno civile e la necessità di mantenere viva la memoria del suo sacrificio. Il seminario ha rappresentato un'importante occasione per ribadire il valore della democrazia e della libertà, principi che Giacomo Matteotti ha difeso fino all'estremo sacrificio, lasciando un'eredità che continua a ispirare generazioni di cittadini e studiosi.
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