Se sul fronte dei rifiuti e della raccolta differenziata, ma anche su quello del trasporto pubblico, Messina può rivendicare, con orgoglio, la distanza, in certi casi anche abissale, che la separa da altre realtà della Sicilia – in particolare, le altre due città metropolitane, Palermo e Catania –, non può fare altrettanto per quel che riguarda le buche nelle strade. Ce ne sono tante, troppe, come i buchi nel formaggio. Tante, troppe, come non se ne vedevano da anni. La situazione è peggiorata nell’arco di qualche mese, ora davvero tutti gli assi viari cittadini – non solo quelli principali, ma anche molte strade laterali, in centro e nelle periferie – sono quasi impraticabili, in ogni caso fortemente a rischio per chi li percorre. Ci vuole un piano adeguato all’emergenza, cioè occorrono soldi da destinare alla manutenzione straordinaria delle strade. E questo è il punto dolente. Il Comune ha pianificato una serie di interventi, in una logica di programmazione che ha tempi medi, se non lunghi. Ma qui si è davvero in condizioni così precarie che bisognerebbe agire subito, quanto meno per eliminare le situazioni di maggior pericolo, non solo per gli automobilisti, ma anche per i pedoni, per i ciclisti, per chiunque si avventura (pensiamo ai monopattini) lungo i percorsi viari che collegano le zone nord e sud al centro. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale