Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Il processo democratico in azione". Quel ponte tra giovani e politica dal Mali a Messina

"Sono arrivato in Italia nel 2018, completamente analfabeta. Ero solo, un minore straniero non accompagnato. Oggi ho 22 anni e studio Chimica e Tecnologia Farmaceutica. Ho sempre avuto diffidenza nei confronti delle istituzioni, ma ho capito che la politica può cambiare le cose. La democrazia non è scontata e abbiamo il dovere di lottare per promuoverla". Con queste parole, Ibrahim Koulibaly, arrivato a Messina dal Mali, ha testimoniato quanto la partecipazione al progetto "Il processo democratico in azione", promosso dall'associazione Metropolis di Messina e finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Erasmus+, sia stata importante per lui e debba esserlo per tutti i giovani.

L'obiettivo principale dell'iniziativa era avvicinare le nuove generazioni alla vita politica, sensibilizzandole sull'importanza del voto e della cittadinanza attiva. Per un anno, 35 giovani messinesi hanno partecipato a scambi e incontri, condividendo esperienze e producendo materiali concreti per rafforzare la consapevolezza democratica.

L'evento conclusivo ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici e rappresentanti delle realtà locali. Tra gli interventi più significativi, quelli dell'assessore alla Cultura Enzo Caruso, del direttore generale del Comune Salvo Puccio e del consigliere comunale Raimondo Mortelliti, presidente della Commissione Scuola, Sport e Politiche Culturali e Giovanili. Importante anche il contributo di Aurora Falcone, presidente della Consulta Giovanile, che ha sottolineato l'importanza di costruire un dialogo costante tra giovani e istituzioni.

A dare un ulteriore valore al dibattito sono stati gli interventi della professoressa Anna Pitrone, esperta di Diritto dell'Unione Europea, e di diversi rappresentanti delle associazioni locali.

Giuseppe De Luca, dell'associazione Giampilieri 2.0, ha parlato dell'impegno per il territorio e della necessità di una politica attiva e partecipata. Eugenio Enea, della Pro Loco Messina Sud, ha sottolineato come la promozione della zona sud di Messina debba guardare ben oltre la sua vocazione commerciale e le criticità di un territorio spesso soffocato dal cemento, ponendo l'accento sulla tutela del patrimonio storico e culturale, così come si è cercato di fare attraverso il Comitato Chiesa Normanna di Mili e il Comitato Ex Sanderson,  mentre Simone Garretto, di Arcigay Messina, ha toccato il tema delle politiche inclusive, ricordato come nessuno debba sentirsi solo e che il riconoscimento dei diritti passa anche attraverso il voto.

L'incontro ha rappresentato un'importante occasione di dialogo e confronto, contribuendo a ridurre la distanza tra i giovani e le istituzioni. La testimonianza di Ibrahim Koulibaly, che ha chiuso l'evento, è stata emblematica: "I valori democratici non sono garantiti ovunque e per questo è fondamentale difenderli. "Diamo per scontata l'inclusione, ma non è così. Attraverso l'educazione e la politica possiamo cambiare le cose. Sentirsi rappresentati e partecipare al voto sono diritti che non possiamo trascurare".

L'evento si è concluso con la consapevolezza che la cittadinanza attiva è un processo che deve coinvolgere tutti, a partire dalle nuove generazioni. Perché la democrazia è una conquista basata su confronto, impegno e partecipazione.

Oggi in edicola

Prima pagina

Ancora nessun commento

Commenta la notizia