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Autorità portuale dello Stretto, Schifani: "Sto lavorando con il Governo"

Nel “manuale Cencelli” riveduto e corretto del Centrodestra, i nostri porti rientrano in quota Fratelli d’Italia, ma la Lega si mette di traverso sul nome di Ciccio Rizzo

La nomina del nuovo presidente dell'Autorità Portuale dello Stretto sta suscitando numerosi interrogativi e dibattiti, sia a livello politico che tecnico. Le dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, confermano che la questione è ancora oggetto di discussione con il Ministero competente.

Schifani, intervenuto a Catania durante un evento per il 60° anniversario della Cosedil, ha dichiarato: "Sono in contatto con il ministro con il quale sto lavorando benissimo, vanno individuate le migliori soluzioni anche sotto il profilo tecnico. Stiamo discutendo e la logica vuole che venga gestita e retta da qualcuno che condivida le strategie del Governo anche in ordine alla realizzazione del Ponte sullo Stretto". Questa affermazione evidenzia la volontà di nominare una figura in linea con le direttive dell'esecutivo nazionale, sottolineando l'importanza del Ponte sullo Stretto come elemento centrale nella futura gestione dell'Autorità Portuale.

Tuttavia, permangono forti dubbi sulla scelta del futuro presidente, con diversi esponenti politici e tecnici che chiedono maggiore chiarezza sui criteri di selezione. La questione della gestione delle infrastrutture portuali dello Stretto di Messina, infatti, coinvolge molteplici interessi strategici e commerciali che necessitano di una guida competente e autorevole.

Diversa, invece, la situazione per l'Autorità Portuale di Palermo, su cui Schifani ha espresso una posizione più netta: "Ho le idee chiarissime - il successore deve essere un tecnico che deve lavorare in continuità con quanto fatto da Pasqualino Monti". Questa dichiarazione denota una scelta più orientata alla stabilità e alla prosecuzione delle politiche già avviate.

La nomina del presidente dell'Autorità Portuale dello Stretto rimane quindi un tema caldo, con l'esigenza di individuare una figura che coniughi competenze tecniche, visione strategica e sintonia con le politiche governative, senza trascurare le perplessità sollevate da chi teme che la scelta possa essere dettata più da equilibri politici che da reali esigenze operative.

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1 Commento

Armando

29/03/2025 10:33

Non si litighi sull'appartenenza,sul colore ma si valutino COMPETENZE,PROFESSIONE,SERIETA'

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