
Una settimana di tempo per fornire rassicurazioni: in caso negativo, il finanziamento verrà dirottato su altri enti locali in grado di realizzare i progetti entro le scadenze imposte dal Pnrr, oppure in un fondo “ad hoc” per il futuro Piano casa. Quello del ministero delle Infrastrutture è più di un avvertimento, in realtà sembra un vero e proprio ultimatum, rivolto a tutti quei Comuni e Città metropolitane che hanno progetti in corso nell’ambito del “PinQua”.
Nello scorso mese di gennaio il Mit aveva concluso una approfondita verifica sull'andamento dei progetti previsti dal Programma innovativo nazionale per la “Qualità dell'abitare”. E ha riscontrato che sono troppi i casi nei quali le procedure sono rimaste ferme al palo o, comunque, si è ancora lontani dalla fase attuativa. Ecco perché il dicastero guidato da Matteo Salvini ha inviato lettere a 44 Comuni, 7 Città metropolitane e 7 Regioni. «Sul tavolo – chiarisce il Mit – ci sono due tipologie di problemi, che in alcune circostanze coinvolgono lo stesso soggetto attuatore. In un caso, i lavori procedono troppo lentamente rispetto al cronoprogramma. Nell'altro, ben più grave, gli operai non sono ancora entrati in azione perché la progettazione o la procedura di gara sono ancora in alto mare».
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