
Il caso del conflitto di competenza tra enti pubblici e la preoccupazione per la possibile perdita di ingenti fondi legati ai tempi troppo stretti del Pnrr. Tutto s’intreccia, nella strampalata, ma anche assurda, vicenda dell’area di Bisconte, contesa tra l’Istituto autonomo case popolari e il Comune di Messina.
La soluzione c’è, finalmente è a portata di mano, anche se non cancello quanto accaduto. Il commissario straordinario dell’Iacp, Giovanni Rovito ha inviato una relazione di 11 pagine al governatore siciliano Renato Schifani, nella sua qualità di commissario per il Risanamento, al sindaco Federico Basile e, per conoscenza. Ha spiegato che l’area di Bisconte, come risulterebbe da tutti gli atti ufficiali, rientra nella titolarità dell’Ente regionale, ma l’Istituto, nella consapevolezza che esiste un interesse generale prevalente, è pronto a concedere quella vasta superficie in comodato gratuito al Comune, purché venga stipulata una convenzione “ad hoc”, per evitare poi conseguenze sul piano erariale. Dovrebbero riaprire, dunque, in settimana i cancelli che sono stati chiusi proprio nel giorno in cui l’impresa Cosedil avrebbe dovuto impiantare il suo cantiere per la realizzazione del progetto finanziato nell’ambito del “PinQua”, che prevede palazzine (102 alloggi più 7 case volano), servizi, attrezzature, centro diurno, asilo, aree verdi, parcheggie impianti sportivi di quartiere. La ditta potrebbe così iniziare i sondaggi (anche per escludere l’eventuale presenza di ordigni bellici) e l’area che, nel frattempo, è ridiventata una discarica a cielo aperto, verrebbe ripulita.
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