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Messina, attimi di paura al Papardo: paziente prende a calci infermiera e la ferisce con una siringa

La denuncia arriva con forza dalla Uil Fpl di Messina, che da tempo chiede misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario.

Ancora un’aggressione, ancora violenza, ancora paura tra le corsie del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Papardo di Messina. Questa volta a farne le spese è stata un'infermiera, colpita da un calcio all’addome e ferita con una siringa dalla stessa paziente psichiatrica che aveva in cura.

Il grave episodio, avvenuto nel pomeriggio del 21 marzo, riaccende i riflettori su una situazione diventata ormai insostenibile per medici, infermieri, OSS e ausiliari, costretti a lavorare in un ambiente dove il rischio di aggressioni è diventato la norma.

La denuncia arriva con forza dalla Uil Fpl di Messina, che da tempo chiede misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario.

Un problema noto

"Non è la prima volta che il Pronto Soccorso del Papardo si trova al centro di episodi di violenza. Già in passato si sono registrati casi simili, eppure le denunce e le richieste di intervento sono rimaste inascoltate. La situazione è aggravata dal fatto che il Papardo è l’unico ospedale ad accogliere pazienti psichiatrici, poiché le altre strutture rifiutano di prenderli in carico. Il risultato? Un afflusso incontrollato di pazienti con problematiche mentali in un contesto che non ha i mezzi e le risorse per gestirli in sicurezza. Che cosa si aspetta per intervenire?" La Uil Fpl si chiede: quanto ancora si dovrà aspettare prima che le istituzioni prendano provvedimenti concreti? Nonostante le ripetute segnalazioni e la richiesta di un’audizione in VI Commissione Sanità, tutto tace. Intanto, il personale sanitario continua a lavorare sotto minaccia, esposto a pericoli quotidiani senza adeguate misure di protezione.

Le contromisure

Per il sindacato, la soluzione è chiara: "E' necessario rafforzare il presidio di sorveglianza con l’introduzione di ulteriori guardie giurate. Serve una revisione urgente delle procedure per la gestione dei pazienti psichiatrici, affinché non vengano più indirizzati esclusivamente al Pronto Soccorso generale del Papardo, ma distribuiti in modo equo tra le varie strutture ospedaliere della città".

"Chiediamo inoltre - scrive il segretario generale della Uil Fpl Livio Andronico - che venga attivato urgentemente, un tavolo di confronto utile a trovare le soluzioni maggiormente idonee a garantire la sicurezza del personale in servizio cosi come dei cittadini utenti che afferiscono al pronto soccorso. All’Assessore Regionale della Salute, chiediamo che nel più breve tempo possibile, venga prevista una revisione dell’attuale modello della Rete territoriale psichiatrica. Intanto - conclude - esprimiamo la nostra solidarietà all’infermiera aggredita e ferita".

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