Messina, a rischio i fondi “PinQua” per il Risanamento, i progetti non sono ancora partiti

È una corsa contro il tempo, ma già persa in partenza. A meno che non interverranno proroghe relative ai progetti che hanno in comune la scadenza fissata dai paletti rigorosi del Pnrr. La sfida del “PinQua”, il Programma “Qualità dell’abitare” che l’Amministrazione comunale considera uno dei suoi fiori all’occhiello nell’ambito delle politiche del Risanamento delle baraccopoli, un progetto pilota arrivato al primo posto nella selezione nazionale del ministero delle Infrastrutture, stando alle tabelle di marcia, è impossibile che possa essere vinta. Le regole sono chiare: entro il marzo del 2026 le opere vanno collaudate. E qui devono, invece, ancora cominciare. Il rischio è che il Comune debba accollarsi un enorme peso finanziario (le risorse del PinQua assommano complessivamente a oltre cento milioni di euro), nel caso in cui le scadenze non fossero rispettate.
Il primo cantiere, quello di Bisconte, che era pronto per partire (poi c’è quello di Fondo Fucile), non si è aperto per la sopraggiunta “querelle” tra l’Iacp e il Comune.

L’area di Bisconte Chiusa, recintata e con il cartello “Proprietà dell’Iacp, divieto di accesso”