
Un’altra sala operatoria è stata chiusa all’ospedale Papardo per presenza di batteri, con valori ritenuti «inaccettabili». Si tratta della sala n. 8 a Chirurgia, e in questo caso il blocco dell’operatività non è stato disposto dalla magistratura ma direttamente dal direttore sanitario dell’ospedale, Paolo Cardia.
Dopo l’apertura dell’inchiesta sulle morti sospette a Cardiochirurgia, che è ancora in corso e nei mesi passati aveva portato alla chiusura di due sale operatorie, riattivate solo di recente, è evidentemente in corso un monitoraggio a tappeto di tutte le strutture. E il primo risultato di queste verifiche rende conto dell’attività della ditta “Greegea”. Scrive il direttore sanitario Paolo Cardia in una nota inviata agli altri vertici amministrativi del Papardo e ai dirigenti medici, che «... essendo state rilevate un numero di colonie >5 Ufc piastra; ritenuti i valori inaccettabili, si dispone l’immediata interdizione della sala operatoria 8 dell’attività chirurgica».
Intanto, la direzione generale del papardo chiarisce che la chiusura della sala operatoria rientra nell'ambito dei normali controlli e delle azioni di monitoraggio quotidiane effettuate a tutela dei pazienti e del personale medico e paramedico. La sala operatoria verrà riaperta, una volta completata la sanificazione. Nessun allarme, nessun provvedimento "esterno" ma un'attenzione costante sulle condizioni degli ambienti in cui operano medici e sanitari.
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