
Pestaggi, incendi e minacce. Polizia di stato e carabinieri hanno eseguito le misure degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 20enne e l’obbligo di dimora per un 36enne e una 21enne, tutti residenti in Sant'Agata di Militello. Il primo è accusato di una serie di reati contro il patrimonio e l’ordine pubblico, tutti commessi nell’arco di non più di due mesi (già sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere): in primo luogo è stato accusato di furto aggravato di un ciclomotore commesso il 30 novembre insieme a due complici in via di identificazione. Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza hanno consentito la sua individuazione. Risponde anche di resistenza aggravata ad agenti del commissariato Sant'Agata di Militello per fatti commessi il 24 dicembre in occasione dell’arresto in flagranza del fratello per possesso di cocaina e hashish: l’indagato, una volta venuto a conoscenza dell’arresto del fratello, si è recato con altri in commissariato colpendo più volte il portone di ingresso per sfondarlo e sferrato una serie di pugni alle finestre della sala operativa gridando frasi del tipo «Dovete morire tutti», «Vi scasso tutti, vi ammazzo tutti, vi scanno tutti, vi mangio il cuore». Il ventenne è anche accusato di danneggiamento seguito da incendio aggravato commesso circa un mese dopo, nella notte del 22 gennaio, ai danni di un’associazione ricreativa. All’indagato, pochi giorni prima, non era stato consentito l’ingresso da parte dei titolari e per vendicare «l'affronto» subito, ha cosparso con liquido infiammabile la porta di ingresso del locale, al piano terra di un edificio destinato anche a civile abitazione, provocando un incendio; le fiamme hanno anche lambito i cavi elettrici dell’illuminazione pubblica. Anche in questo caso le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza hanno consentito l’identificazione dell’autore del gesto. Risponde infine di di estorsione continuata e aggravata, in concorso con gli un trentaseienne e una ventunenne, commessa a Rocca di Capri Leone, nella notte tra il 23 e il 24 gennaio ai danni del titolare di un bar - sala giochi di quel centro: una spedizione punitiva ai danni dell’esercizio commerciale e del suo titolare, nel corso della quale, dopo essere entrati nel locale, hanno minacciato il titolare del bar ("Mi possono arrestare, ma non mi interessa se ti devo ammazzare e mi faccio altri 50 anni di carcere"), preso a schiaffi, pugni e calci anche i clienti, scagliando sedie, una cassa bluetooth, stecche e palle da biliardo, pretendendo bevande alcoliche gratis. Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza interne del locale e le testimonianze hanno consentito l’identificazione degli indagati
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