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Il numeri del risanamento a Messina: 47 "casi urgenti" su 130 persone "fragili"

«Nessun cambiamento di regole, ma il rispetto della legge con l’obiettivo di accelerare gli sbaraccamenti». La lettera del Garante dell’infanzia

Che il passaggio di consegne tra i due sub-commissari non fosse indolore, lo si era capito subito. E dopo le roventi polemiche iniziali – scoppiate in merito al “caso Scurria” e alla scelta del governatore Schifani di affidare i poteri speciali all’ing. Santi Trovato –, sul Risanamento continuano a soffiare venti di burrasca. Interrogazioni, interpellanze parlamentari, richieste di sedute urgenti di Consiglio e interventi di forze politiche, sindacati e anche di figure “super partes” come il Garante dei diritti dell’infanzia.
Per Santi Trovato, quella sulla delicatissima questione riguardante i soggetti più “fragili”, cioè le persone con gravi disabilità o patologie, che risiedono in baracca (in condizioni inaccettabili per chiunque, a maggior ragione per chi vive situazioni di estrema sofferenza), è solo una “tempesta in un bicchier d’acqua”. Ieri il sub-commissario ha chiarito i passaggi della sua prima ordinanza: «Il provvedimento non azzera né revoca alcun elenco di nuclei familiari con soggetti fragili e fragilissimi. Nell'assegnazione degli alloggi inseriti nella procedura di velocizzazione dello sbaraccamento dei lotti e sub-lotti funzionali – precisa Trovato – viene ribadita la priorità per i soggetti con patologie gravi. Pertanto, non vi è stato alcun cambiamento di regole, ma l'applicazione di quanto previsto dalla legge speciale rispetto ai compiti attribuiti al commissario all'art.11 ter, vale a dire “le attività di demolizione, rimozione, smaltimento e conferimento in discarica dei materiali di risulta, il risanamento, la bonifica e la riqualificazione urbana e ambientale delle baraccopoli di Messina”».
Il sub-commissario ha anche trasmesso una nota di chiarimento al soggetto attuatore, cioè, Arisme e al sindaco di Messina. «Nella gestione dell'assegnazione degli alloggi – scrive Trovato –, competenza che era e resta in capo al Comune di Messina, il soggetto attuatore Arisme dovrà rispettare le seguenti priorità: 1) invalido civile al 100% con indennità di accompagnamento (legge 1 febbraio 1980): 2) invalidità civile al 100%; 3) beneficiario dell'art. 3, comma 3, legge 104/92. I soggetti risultanti in altre categorie di disabilità saranno da considerare in regime ordinario».

Sotto la gestione dell’avvocato Marcello Scurria, sono state assegnate nuove abitazioni a 212 famiglie, tra le quali circa 140 con soggetti “fragilissimi”. Ne resterebbero 130, anche se ieri il sub-commissario Santi Trovato ha indicato in 47 il numero dei nuclei familiari al cui interno vi sono persone con gravi disabilità o gravi patologie tali da giustificarne l’assegnazione di alloggi in via prioritaria, nell’ambito dei lotti o sub-lotti da risanare.
I criteri di selezione delle famiglie e gli elenchi per l’assegnazione degli alloggi non sono stati dettati dall’Ufficio commissariale ma sono stati redatti dall’Azienda sanitaria provinciale, alla quale – con ordinanza del maggio 2023 firmata da Marcello Scurria – è stato affidato il compito di soggetto attuatore proprio «per l’individuazione dei soggetti con patologie e/o disabilità ai fini della redazione di un elenco per l’assegnazione prioritaria di un alloggio». E sempre in quell’ordinanza, si legge che «l’obiettivo strategico dell’attività commissariale è rivolto alla tutela dei soggetti che abitano nelle aree baraccate, con problemi di salute e con disabilità, che necessitano di sostegno sanitario e socio-assistenziale».

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