Ancora una volta, a distanza di due mesi, nell’ambito del progetto pastorale “Sentinelle nella notte”, che vede coinvolti alcuni Uffici e Organismi diocesani – Ufficio Liturgico, Ufficio Migrantes, Ufficio Missionario, Ufficio Insegnamento della Religione cattolica, Servizio diocesano di Pastorale giovanile, Pastorale universitaria, Seminario arcivescovile, Usmi e Ciis –, insieme con parrocchie, gruppi e movimenti, ha avuto luogo la missione territoriale notturna nella chiesa dei Catalani e nelle zone limitrofe, cuore della movida messinese. Dalle 21,30 di sabato, si sono aperte le porte per annunciare ai giovani «la presenza viva di Gesù, la Sua Luce e il Suo amore», attraverso la preghiera dell’Adorazione eucaristica, presieduta dal direttore dell’Ufficio Missionario, mons. Francesco De Domenico e animata col canto da alcuni giovani della Parrocchia “Santa Maria della Consolazione” di Gravitelli e da un gruppo di suore della Congregazione “Figlie del Divino Zelo” (Casa Madre), alternato a un soave sottofondo musicale. Ben assortite e affiatate le coppie di “evangelizzatori”, formate dal Gruppo “Padre nostro…Padre di tutti”, dal Masci “Messina 1 Il Faro” e dai Frati Francescani di Lourdes, che dopo aver ricevuto, per le mani del celebrante, il “mandato missionario” si sono addentrate nelle gremite strade popolate dai giovani per vivere la Chiesa “oltre le mura”, mediante un attento, delicato ascolto attivo, volto a comprendere – come scrive Maria Pia Bonanno – «i loro stati d’animo e le loro condizioni di vita e a dialogare per rivolgere un messaggio d’amore, di speranza, di conforto, di sostegno nella preghiera, di libertà, quella libertà che trova radice solo in Gesù. Tante conversazioni che hanno fatto trapelare l’immensa “fame d’amore e di tenerezza” che risiede nell’animo umano, il vivacchiare di molti, spesso disoccupati e depressi, nonostante la giovane età, spenti nelle aspettative, anche talvolta distrutti dal “drago della droga”. Accattivante per loro la lettura di rotolini di carta contenenti pensieri tratti dagli scritti di Santi o da brani della Sacra Scrittura e commentati a volte con vivacità; sorprendente la profondità delle loro preghiere, composte liberamente su un foglietto e deposte in una cesta; forte lo spirito di comunione tra le Congregazioni religiose presenti e i rappresentanti delle realtà laicali, intervenuti per condividere un momento di intimità con Dio. Preziose la disponibilità di padre Massimo Cucinotta, Direttore dell’Ufficio Liturgico, e di don Bartolo Saltalamacchia, segretario dell’arcivescovo, che con entusiasmo e gioia hanno confessato fino a tarda notte tanti giovani che avevano bisogno di incontrare Dio. Per quanto vissuto e condiviso, si può solo ringraziare il Padre Celeste che, con la Sua Grazia, ancora oggi, chiama, manda, attende, abbraccia, sostiene, incoraggia e mai abbandona i Suoi figli, anche se apparentemente, talvolta, “gioca a nascondino”».