
Mens sana in corpore sano. La famosa massima del poeta Giovenale, sebbene entrata da “illo tempore” nel linguaggio comune, purtroppo risulta ancora scarsamente o malamente praticata. Lo dimostrano i dati che ci dicono tutt’altro ed evidenziano come il 43 per cento della popolazione, svilupperà o sta già soffrendo di una malattia neurologica che, per la metà dei casi (24 per cento), è legata a un disturbo del sonno che fa stare male il nostro cervello. Difficilmente si è consapevoli di questo. A lanciare l’allarme, ieri pomeriggio, in occasione della diciottesima “Giornata mondiale del sonno”, sono stati i neurologi provenienti da diverse città italiane e dall’estero, che per due giorni saranno riuniti all’Università per partecipare al convegno sul tema “Il Sonno e le Malattie neurologiche”. Un evento voluto dai due responsabili scientifici dell’Aou Policlinico, il prof Antonio Toscano, dirigente dell’Uosd Stroke Unit e dalla prof.ssa Rosalia Silvestri, responsabile del Centro interdipartimentale per la Medicina del sonno, con il patrocinio dell’Accademia italiana di medicina del sonno (Aims) e della Società italiana di neurologia (Sin) per promuovere la conoscenza della fisiologia del sonno e delle patologie ad esso correlate . «I numeri- ha detto Elena Moro dell’università francese di Grenoble e presidente dell’Accademia europea di neurologia ( Ean) - ci dicono che esiste un’urgenza e dobbiamo attivarci tutti. La spesa per le malattie neurologiche è enorme. Si parla di circa due miliardi e il sonno copre il 23 per cento di questi costi

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