Il caso arsenico a Contesse: lista dei chiarimenti che il Comune di Messina chiede a Rfi, Italferr e Arpa
«Rfi è tenuta a garantire le proprie attività in conformità alle normative vigenti, con l'obiettivo di minimizzare i rischi ambientali e salvaguardare la salute pubblica». Parola di Nello Pergolizzi, presidente del consiglio comunale, il quale, dopo l’approvazione in aula della mozione con cui si chiede di approfondire il “caso arsenico” relativo al sito di deposito di Unrra e Contesse per il cantiere del raddoppio ferroviario, compie i primi passi successivi. E cioè scrive proprio a Rfi, ma non solo: le richieste principali, infatti, vengono indirizzate al soggetto responsabile del monitoraggio per la stazione appaltante, Italferr, e all'ente che si occupa dei controlli, l'Arpa. Sette i punti chiave della lettera inviata a Italferr, sui quali Pergolizzi chiede chiarimenti: conformità normativa («riscontro dell'aderenza alle disposizioni vigenti in materia di gestione e tracciabilità di rifiuti e sottoprodotti derivanti da scavi»); localizzazione e caratteristiche delle aree di stoccaggio («individuazione e descrizione delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo o definitivo del materiale di scavo, corredate da eventuali autorizzazioni o nulla osta»); riscontri analitici e classificazione dei materiali («documentazione attestante la non pericolosità del materiale di scavo»); modalità di monitoraggio e controllo («sistemi atuati per garantire la tutela dell'ambiente e della salute pubblica, sia nei siti di deposito sia nelle aree circostanti»); relazioni tecniche e progetti di gestione degli scavi; report sul rispetto delle prescrizioni; eventuali convenzioni con soggetti terzi («accordi stipulati con impianti di trattamento o siti di stoccaggio autorizzati, per la ricezione e la gestione dei materiali di scavo»).