
C’è chi nasconde sotto il tappeto dell’annuncio di una pace ritrovata la polvere di frizioni tutt’altro che sanate. C’è chi, invece, ad un’azione di repulisti a livello regionale, accompagna una strategia di radicamento nel territorio. E poi c’è chi si gioca la carta delle suggestioni e del “mistero” per rilanciare le quotazioni proprie e del proprio partito, in una fase necessariamente interlocutoria. Sta succedendo questo e molto altro in un periodo particolarmente caldo per i partiti in Sicilia e a Messina, nonostante i prossimi appuntamenti elettorali che contano siano ancora piuttosto lontani (o forse proprio per questo), fatta eccezione per le Provinciali, che sulla carta – chi si sbilancia più? – dovrebbero svolgersi fra un mese e mezzo e, comunque, si tratta di elezioni di secondo livello.
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