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Messina, la morte di Santo Pellegrino: aperta un'inchiesta sull'incidente in tangenziale

Cos’è successo nel dettaglio lo si saprà, probabilmente, dopo l’autopsia che oggi verrà disposta dal sostituto procuratore Massimo Trifirò

Sono le 8 del mattino quando Santo Pellegrino supera l’ingresso della galleria San Giovanni, lungo la tangenziale di Messina, in direzione Catania. Una galleria in cui entra in sella al suo scooterone Kymco 300 e dalla quale esce a bordo di un’ambulanza, che corre verso l’ospedale, nel disperato tentativo di evitare il peggio. Il peggio, invece, arriva subito dopo l’arrivo al Policlinico, al pronto soccorso provano a rianimarlo, ma per Santo Pellegrino, 66 anni, non c’è più niente da fare.
È stata una questione di attimi, un contatto nemmeno troppo violento tra lo scooter del 66enne e l’auto, una Jeep Avenger, guidata da una donna, probabilmente durante una fase di sorpasso, proprio all’ingresso della galleria tra gli svincoli di Gazzi e San Filippo. Un contatto sufficiente, però, a far cadere rovinosamente a terra l’uomo che, sbalzato dalla moto, ha battuto il capo sull’asfalto. Indossava il casco, Santo Pellegrino, ma nonostante questo le ferite riportate alla testa si riveleranno, poco dopo, fatali.
Cos’è successo nel dettaglio lo si saprà, probabilmente, dopo l’autopsia che oggi verrà disposta dal sostituto procuratore Massimo Trifirò, che ha aperto un’inchiesta sull’incidente.

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