Messina, il calvario delle case Iacp di San Giovannello: famiglie assegnatarie senza collaudo e senza utenze
Sembra un cantiere "maledetto" quello delle palazzine Iacp di San Giovannello. Oltre trent'anni per consegnare una settantina di appartamenti che, nel frattempo, a causa di varie problematiche, si sono ridotti a 30. Circa un mese fa la consegna delle chiavi degli alloggi in custodia ad alcune delle famiglie assegnatarie, che presto però si sono accorte di non poter procedere alla stipula dei contratti delle utenze di acqua, luce e gas perché mancavano ancora le certificazioni dei collaudi, passaggio propedeutico anche all'assegnazione definitiva degli appartamenti.
Il mancato collaudo blocca le forniture
Gli alloggi, consegnati ufficialmente il 10 febbraio 2025, rappresentavano la fine di un incubo per queste famiglie, perlopiù tutte in emergenza abitativa. Tuttavia, a distanza di un mese dalla consegna delle chiavi, della documentazione tecnica necessaria per l’attivazione delle utenze non c'era traccia. Dopo diverse sollecitazioni è stato fissato un sopralluogo del Dipartimento Politiche Sociali del Comune, avvenuto lo scorso 7 marzo, durante il quale i nuclei erano stati rassicurati sulla possibilità di procedere agli allacci grazie a una certificazione rilasciata dalla ditta Suron S.r.l. di Palermo. Tuttavia, ad esempio, le aziende fornitrici di gas ed energia elettrica, tra cui Italgas, hanno chiarito che senza il certificato di collaudo non sarà comunque possibile attivare i servizi.
Le difficoltà personali degli assegnatari
E così quattro famiglie assegnatarie hanno deciso di rivolgersi a un legale. Tra loro la signora Mara Rolla che non può riunire il suo nucleo familiare, composto da cinque figli con gravi disabilità che attualmente vivono separati nelle abitazioni dei nonni. O ancora il signor Francesco Galeano, costretto su una sedia a rotelle, che rischia di trovarsi senza una casa a partire dal 14 marzo 2025, data in cui scatterà lo sfratto esecutivo a suo carico.
La diffida dell’Avvocato Giacobbe
Anche per questo, l'avvocata Annalisa Giacobbe, rappresentante legale di quattro famiglie, ha inviato una diffida urgente a Iacp e Comune, trasmettendola per conoscenza anche alla Prefettura, per sollecitare il rilascio della documentazione necessaria. Nella lettera si chiede un intervento immediato per garantire agli assistiti un’abitazione dignitosa e, in attesa della risoluzione del problema, la sistemazione temporanea in strutture alberghiere con vitto a carico del Comune e dell'Istituto Autonomo Case Popolari.
La risposta delle istituzioni
A seguito della diffida, l'unico a rispondere è stato il Comune di Messina con il dirigente alle Politiche della Casa, Salvatore De Francesco, che in una nota trasmessa all'avvocata Giacobbe ha affermato che Iacp ha comunicato, seppur informalmente, che il collaudo amministrativo dovrebbe essere completato entro la fine di questo mese.
L'intervento del consigliere Alessandro Russo
A denunciare la vicenda è stato anche il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo, che ha inviato una nota formale all’Assessora competente sollecitando un intervento immediato. Russo ha sottolineato la condizione critica in cui si trovano le quattro famiglie che si sono rivolte al legale, sottolineando come l’assenza dei collaudi stia, di fatto, impedendo loro di poter abitare gli appartamenti assegnati. Per questo il consigliere chiede al Comune di attivarsi tempestivamente per individuare delle soluzioni di alloggio temporaneo (presso strutture ricettive locali) in attesa che i collaudi degli immobili assegnati siano eseguiti e almeno fino alla data di attivazione effettiva delle utenze domestiche.