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Messina, si sblocca la Cittadella della Cultura all'ex Margherita

Confermato il finanziamento di 12 milioni 900mila euro per il restauro del Padiglione 10 dell’ex “Regina Margherita”

L'ex ospedale Margherita

Batti un colpo, se ci sei. E la Regione siciliana, finalmente, manda un segnale, confermando di voler realizzare la nuova “Cittadella della Cultura” all’interno dell’ex complesso ospedaliero “Regina Margherita” di viale della Libertà. L’assessore regionale dei Beni culturali, Francesco Scarpinato, ha predisposto la delibera che andrà in Giunta nei prossimi giorni e che riguarda la proposta di modifica del precedente atto risalente ormai al maggio del 2020, quando si era in piena pandemia. Ci sono voluti quasi cinque anni, ma meglio tardi che mai, anche perché, come accade sempre in questi casi, gli immobili e le aree che versano in stato di abbandono e degrado diventano “terra di nessuno”. E l’ex “Regina Margherita” ne è un esempio, come confermano i numerosi roghi sviluppatisi negli ultimi anni, che avrebbero potuto avere anche conseguenze ben più devastanti.
L’assessore Scarpinato, d’intesa con il governatore Renato Schifani, ha deciso di rimodulare il piano, confermando, però, buona parte delle risorse che erano state stanziate ai tempi della Giunta Musumeci. Erano 30 milioni di euro, oggi ne sono disponibili 24 milioni 468mila euro. La novità è che la Regione acquisterà, con una spesa di 5 milioni 800mila euro, l’immobile “Casa Nostra Signora della Carità”, noto come l’Istituto del Buon Pastore, di viale Boccetta, dove si trovano gli uffici della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali della provincia di Messina. La Regione, anziché continuare a pagare l’affitto, ha deciso di acquisire l’edificio, mantenendo lì la Sopritendenza, i cui uffici, invece, si sarebbero dovuti trasferire in uno dei Padiglioni ristrutturati del vecchio Ospedale.
Confermato il finanziamento di 12 milioni 900mila euro per il restauro del Padiglione 10 dell’ex “Regina Margherita”, che diventerà sede della Biblioteca regionale universitaria. Come si ricorderà, la Regione aveva deciso di procedere con due distinte gare di progettazione, una relativa proprio al Padiglione 10, la seconda concernente i Padiglioni 1, 2 e 3. Nel primo caso, il progetto, redatto dalla società “F&M Ingegneria Spa” di Mirano, era diventato esecutivo, pronto per essere mandato in appalto, ma purtroppo, non avendo potuto rispettare le scadenze previste entro il 31 dicembre del 2022, l’opera era stata definanziata, assieme ad altre che erano inserite nel Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-20. Ora, dopo l’approvazione della delibera da parte della Giunta regionale, si potranno avviare le procedure d’appalto.

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