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Messina, si ricompone la frattura in casa Pd: la segreteria Hyerace può “partire”

Ci sono voluti quattro mesi, lunghe riunioni, telefonate mediatrici, messaggi riparatori e riflessioni intermedie, ma alla fine il Partito democratico messinese ha trovato la quadra. E l’ha trovata nel modo che, in fondo, era stato pronosticato fin dall’inizio: la “cessione” da parte della mozione vincente, quella del neo segretario Armando Hyerace, della presidenza dell’assemblea provinciale alla mozione perdente, seppur di un soffio, quella che al congresso sosteneva Alessandro Russo. Nasce tutto da lì, da quel troppo esiguo distacco (51 delegati da una parte, 49 dall’altra) emerso dal congresso, genesi inevitabile di un compromesso necessario.
E così, alla vigilia dell’assemblea provinciale convocata per domani, arrivano dichiarazioni di pace e distensione. Il nome giusto è quello che, in fase di campagna elettorale congressuale, Russo aveva indicato come eventuale vicesegretaria: la consigliera comunale di Patti Valentina Martino, già componente dell’assemblea nazionale in quota Bonaccini. Sarà lei, dunque, da domani la presidente dell’assemblea provinciale, salvo colpi di scena dell’ultima ora. La direzione, invece, vedrà una maggioranza – seppur, anche qui, risicata – a vantaggio di Hyerace, 20 componenti a 18. Da individuare la presidenza della commissione di garanzia.
In queste settimane, però, il Pd non è rimasto con le mani in mano, sembra il messaggio di Hyerace: «Abbiamo organizzato e partecipato ad importanti iniziative su sanità, servizi pubblici, diritti, lavoro, sia a Messina che nell’intera provincia, portando poi le stesse istanze provenienti dai territori e dai circoli nelle istituzioni. È ciò che è accaduto con la lotta contro il Ponte, di cui abbiamo discusso anche a Bruxelles insieme ai nostri europarlamentari. E poi la chiusura della sede Inps di Barcellona, le carenze della nostra rete ospedaliera, i temi legati al dissesto idrogeologico o all’ambiente, come il caso dei cantieri del raddoppio ferroviario. C’è una volontà diffusa di ripartire e di aprire una fase nuova di coinvolgimento e partecipazione».
Hyerace spiega che «grazie all’impegno delle segretarie e dei segretari di circoli, molti neoeletti, si è chiusa nelle scorse settimane la fase di tesseramento che segnala un incremento negli iscritti. E dai tanti confronti è emerso un accorato appello a superare incertezze e contrapposizioni». È in quest’ottica che si innesta «la scelta largamente condivisa di eleggere alla presidenza dell’assemblea un nome indicato da chi ha fornito un importante contributo politico e di partecipazione sostenendo la mozione di Alessandro Russo», scelta che «rappresenta l’affermazione di una prospettiva comune» perché «nessuno è proprietario del Pd, ma tutte e tutti insieme dobbiamo determinarne il futuro».
Soddisfatto Alessandro Russo: «Abbiamo accolto con molto favore il metodo di confronto e condivisione avviato dal segretario Hyerace, il quale, riconoscendo l’importante contributo politico e di partecipazione apportato da chi ha sostenuto la mia mozione, ci chiede di costruire insieme un partito coeso e plurale. Un percorso di reale condivisione, all’interno del quale siamo tutti chiamare a contribuire per il rilancio del partito e per la costruzione di un’alternativa di governo al centrodestra e al populismo di De Luca. Siamo quindi disponibili ad avviare una fase di dialogo con la nuova segreteria già dalla prossima assemblea provinciale».

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