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«Il “Ccpm” non resterà a Taormina. Dovrà andare a Catania o Messina»

Il governo avrebbe già deciso. E le promesse fatte fino ad oggi?

«Il futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è già tracciato, ora bisogna solo attuarlo». Le parole del deputato nazionale Francesco Ciancitto (Fratelli d’Italia), membro della commissione Affari sociali e vicepresidente della Commissione d’inchiesta Covid, delineano un destino per il Ccpm, attualmente in proroga (non rinnovabile e non derogabile) fino al 31 luglio con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma, non più all’ospedale “San Vincenzo” della città del Centauro.
«Il decreto del Ministero della Salute e del Ministero della Finanza dello scorso 25 luglio è chiaro e risolve le difficoltà legate al futuro del Centro - sostiene Ciancitto - il Governo ha già tracciato una strada precisa, chiedendo che il Centro venga allocato al Policlinico di Catania o all’ospedale “Papardo” di Messina. L’obiettivo è garantire la continuità delle cure e mantenere l’eccellenza del team, che comprende il primario e tutto il personale, che deve essere spostato in uno di questi centri. È una questione che mi sta particolarmente a cuore - evidenzia il parlamentare - il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è un’eccellenza che non possiamo permetterci di perdere. Ogni bambino che viene curato da questa équipe ha diritto alla migliore assistenza possibile e, per questo, bisogna lavorare senza sosta affinché questo centro continui a svolgere il suo lavoro in modo impeccabile. Non è solo una questione di strutture, ma di persone, medici, infermieri e professionisti che, ogni giorno, lavorano con passione per salvare vite. Il governo ha tracciato il percorso, ed è nostro dovere attuarlo».

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