Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, la terra dei cantieri ferroviari nell'area di Contesse: il Consiglio comunale approva una mozione con 5 richieste

Evidenziata inoltre la possibilità che il sindaco, come massima autorità sanitaria locale, emani un’ordinanza contingibile ed urgente affinché le parti che hanno scaricato i detriti adottino tutte le misure necessarie per evitare che questi possano arrecare danno alla salute dei cittadini

Il consiglio comunale di Messina è tornato sul caso del deposito di Contesse, nel quale è stoccata parte della terra estratta dal cantiere di Nizza del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo e che in parte è stata posta sotto sequestro dalla Procura per il presunto inquinamento da arsenico. Dopo la seduta straordinaria della scorsa settimana, oggi l’Aula ha approvato la mozione, indirizzata in primis al sindaco e alla presidenza del Consiglio, che ha come primo proponente il consigliere Raffaele Rinaldo, di Sud chiama Nord. Cinque le richieste del Consiglio: proporre la creazione di rampe di accesso all’autostrada A18 “in modo da evitare il passaggio dei mezzi pesanti attraverso i centri abitati del Villaggio Unrra, Contesse e altri comuni limitrofi”; proporre il prolungamento della copertura dello svincolo S. Filippo, fino alla via Calispera, “creando così un’alternativa viabile per l’accesso al deposito Rfi”, opera, peraltro, “già prevista nel progetto del Ponte sullo Stretto” che “potrebbe essere anticipata per risolvere le criticità attuali e migliorare la viabilità futura della città”; individuare nuovi siti di deposito o soluzioni logistiche alternative, “in modo da liberare definitivamente i residenti del Villaggio Unrra e Contesse dalla paura e dal disagio causati dalla presenza di materiali potenzialmente inquinanti” (un’ipotesi suggerita è il trasporto via rotaia all'interno dell'area ex Officine Grandi Riparazioni di Gazzi); “monitoraggio, trasparenza e interventi a tutela della salute pubblica”, coinvolgendo Arpa, Rfi e Italferr in incontri pubblici con la cittadinanza; incaricare il presidente del consiglio comunale “ad avviare un'interlocuzione formale con le parti che non si sono presentate al primo Consiglio”, in particolare Rfi,Italferr e Arpa. Con la mozione si va anche oltre, evidenziando la possibilità che il sindaco, come massima autorità sanitaria locale, emani “un’ordinanza contingibile ed urgente affinché le parti che hanno scaricato i detriti adottino tutte le misure necessarie per evitare che questi possano arrecare danno alla salute dei cittadini residenti nel Villaggio Unrra e nelle zone circostanti”. Il voto è stato unanime, con una sola eccezione: l’astensione di Antonella Russo del Pd, che si è distinta dalla scelta del resto del gruppo.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia