Disordini al corteo No Ponte, il Consiglio Comunale al sindaco di Messina: "Necessario un aumento delle unità delle forze dell'ordine"
Il consiglio comunale impegna l’amministrazione Basile “a farsi carico di richiedere presso le opportune sedi un aumento delle unità di Forze dell’ordine nell’area dello Stretto, mediante l’istituzione di nuovi reparti di carabinieri, polizia e guardia di finanza, oltre al potenziamento dei reparti già esistenti”. È questo il testo del documento approvato oggi dal consiglio comunale (con l’astensione del Pd), presentato dal consigliere comunale Giuseppe Villari, ex Lega oggi al gruppo Misto, dopo i fatti accaduti sabato scorso durante la manifestazione “carnevalesca” contro il Ponte sullo Stretto. È uno dei due atti oggi discussi in Consiglio sulla vicenda, insieme a quello redatto dalla Lega e presentato nei giorni scorsi in conferenza stampa, anch’esso approvato (con i voti contrari del Pd). In questo secondo caso si chiede al sindaco e alla Giunta, “ovviamente in coordinamento con la Questura, a far sì che in futuro si impedisca l'uso del suolo pubblico e sia negata l'autorizzazione per raduni, manifestazioni e cortei promossi da associazioni che abbiano già dimostrato di fomentare l'odio e incitare alla violenza, accogliendo tra le proprie fila facinorosi, personaggi violenti in stile black bloc, venuti anche da fuori, che hanno quale unico obiettivo quello di creare scontri con le forze dell'ordine o caricarle, imbrattare muri o minacciare di morte”. In subordine, “laddove si ritenga di autorizzare comunque l'evento”, si invita il sindaco “a concedere spazi aperti diversi dal centro storico e distanti da questo, quali ad esempio i parcheggi di interscambio inutilizzati come quello di San Licandro” ma anche “a costituirsi parte civile nei procedimenti penali avviati nei confronti dei responsabili; a valutare la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni subiti dalla città ai responsabili delle associazioni che hanno organizzato le manifestazioni poi sfociate in guerriglia urbana”. Una mozione fortemente contestata dal Pd, che l’ha definita basata su fondamenti anticostituzionali e illegittimi. In entrambe le votazioni centrodestra e gruppi della maggioranza Basile-De Luca si sono compattati.