
Settanta unità da pesca eoliane, dichiarando lo stato di pre allerta della crisi delle imprese da pesca nelle isole Eolie, hanno comunicato all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari la sospensione dell’attività della pesca. Oggi si raduneranno in Piazza Mazzini a Lipari, prima di essere ricevuti al municipio. «È – si legge in un documento – una presa di posizione responsabile per rilanciare l’attività della pesca nelle isole, nella speranza che sussistano tutti i presupposti affinché si possa tramandare ancora da padre in figlio l’esperienza e la conoscenza dei mestieri del mare».
I pescatori sollecitano l’attuazione dei Piani di gestione locale (Pgl), previsti nella legge regionale 9 che «danno ancora una possibilità affinché la pesca locale, con le sue specificità, possa ancora rappresentare per le comunità costiere fonte di sostegno, sviluppo e continuità di occupazione. Una nuova strategia che parta dalla presenza del numero degli attori, dal fabbisogno di quantitativi di pescato per il principio della sostenibilità». Riflettori anche sulla conservazione e riproduzione della specie (tutela della biodiversità) e sui costi di gestione. «Una attività di pesca improntata su una gestione responsabile, pesca ricreativa compresa e da regolamentare all’interno di ogni piano: giornate di pesca ricreativa, (non tutti i giorni dell’anno) tenuta del giornale di pesca (esattamente come per la caccia) per la verifica dei quantitativi e specie catturate».

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