
Arresti domiciliari per i sette giovani coinvolti nella maxi rissa di venerdì sera a piazza Unione Europea a Messina. Due gruppi contrapposti se le sono date di santa ragione proprio davanti al palazzo municipale. Ieri mattina i sette giovani sono stati interrogati dalla gip Tiziana Leanza. Qualcuno ha cercato di spiegare, altri hanno preferito fare scena muta. Al termine la gip ha deciso di convalidare l’arresto disponendo i domiciliari nei confronti di G.B.,18 anni, C.M, 24 anni, G.F., 42 anni, A.C., 28 anni, C.B., 27 anni, G.F., 20 anni, e A.P., 22 anni.
Intanto proseguono gli accertamenti degli agenti delle Volanti che quella sera erano intervenuti con la polizia municipale mettendo fine alla rissa. Non sono stati ancora chiariti i motivi del violento litigio che ha trasformato la piazza, cuore della movida messinese, in una sorta di ring a cielo aperto. Uno dei ragazzi coinvolti nella rissa ha riportato una lussazione alla spalla ed è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte, dove i medici gli hanno dato una prognosi di trenta giorni.
Tutto è accaduto intorno alle 23.30, davanti all’ultimo dei cancelli d’ingresso del palazzo municipale, la scena è stata ripresa dalle telecamere del sistema di videosorveglianza di Palazzo Zanca. Le immagini raccontano le fasi del litigio: l’arrivo dei due gruppi contrapposti, un primo scambio di battute, uno schiaffo che ha innescato la scintilla facendo passare dalle parole alle mani. Erano in quattro contro tre. Sono volati calci e pugni. Ad assistere alla scena diversi giovani che quella sera affollavano la piazza. Dalle testimonianze di chi era presente gli agenti hanno ricostruito le fasi precedenti alla rissa, scoprendo che i sette si erano dati appuntamento per un chiarimento, forse vecchi rancori che covavano da tempo o per un’offesa. Una questione che hanno deciso di risolvere ricorrendo allo scontro fisico. Dalle conversazioni che hanno preceduto l’incontro, infatti, le intenzioni sembravano già molto chiare: «Andiamo al municipio che ci dobbiamo sciarriare» è la frase che un testimone avrebbe sentito poco prima. Si sono ritrovati davanti all’ingresso di Palazzo Zanca. Poche parole poi lo scontro violento interrotto dall’arrivo degli agenti delle Volanti. Per terra i poliziotti hanno trovato un casco da motociclista e sotto un’auto anche un piccolo coltello del quale uno dei contendenti ha tentato di disfarsi. Tutti sono stati portati in caserma dove è scattato l’arresto per rissa aggravata. A uno dei giovani è contestato anche il porto illegale di un coltello a serramanico.
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