Messina, l’invasione di cinghiali ora preoccupa Salice: "Troppi rischi, rimaniamo prigionieri dentro casa"
Grido d'allarme degli abitanti di Salice, che vivono con la paura di essere aggrediti sotto casa dai cinghiali. Una questione storicamente nota, ma che rimane irrisolta, obbligando i residenti a fare da soli per proteggersi, mettendo barriere e ostacoli ovunque per sbarrare l’accesso. Gli animali selvatici, infatti, pascolano liberamente fino al centro abitato e dentro i giardini delle persone che si blindano in casa. Le buche profonde scavate sono i segni del passeggio continuo. Avrebbero da tempo invaso i terreni di proprietà distruggendoli e divorando tutto ciò che gli capita sotto tiro. Una dannazione per i proprietari. «Il fenomeno è diventato sempre più preoccupante – afferma Cinzia La Spada, residente lungo la strada principale del villaggio –, vivo da sola con i miei cani che sono priva di tenere nel giardino, ma devo chiudere in casa. Dispongo di un terreno di millecinquecento metri e devo tenere i cani rinchiusi in un box di appena cinque metri. Ho dovuto rinunciare a coltivare l’orto che veniva sistematicamente saccheggiato. Gli alberi distrutti. La rete di recinzione è stata bucata in più punti. Ho dovuto mettere una rete da letto a protezione per coprire un grosso buco che era stato fatto». La preoccupazione continua a crescere purtroppo tra gli abitanti, condizionati da queste presenze pericolose che spuntano improvvisamente. «Prima di uscire – prosegue la signora La Spada – controllo la situazione dal videocitofono. Faccio lo stesso al ritorno. Una notte ho rischiato la vita per salvare il mio cane che stava per essere aggredito. Per anni ho dovuto tenere un altro cane legato con una catena di dieci metri davanti al cancello di casa per fare la guardia e sentirmi più protetta quando la sera rincasavo. Non è più tollerabile una situazione di questo tipo. Non possiamo rimanere prigionieri in casa rinunciando a vivere. Serve urgentemente realizzare dei muretti che impediscano agli animali di scendere fino alle abitazioni». L’appello è stato rivolto alla Forestale, ma viene esteso anche a tutte le istituzioni del territorio che sembrano non sentire. «Non si può pensare di catturare tutti i cinghiali – dicono gli abitanti di Salice – è impossibile perché sono tantissimi. Devono risolvere la questione seriamente, realizzando dei blocchi che separano le montagne dai centri abitati. Se non vogliono pensarci loro perché la legge non lo consente, siamo pronti a mettere le mani in tasca e provvederemo noi».