Il desiderio di rimanere un cane libero fa a pugni con il bisogno di avere un riparo, amore e coccole. Due necessità che guidano l'istinto di Bruno da quando era ancora un cucciolo. Un cane a mezza pensione, diviso tra la strada e l'affetto di Peppe Pinizzotto (detto Pepè), padrone di altri due cani Mimmo e Lillo tolti dalla strada e adottati. Pepè è diventato, ormai da cinque anni, anche l'angelo custode di Bruno ospitandolo abitualmente nella sua proprietà. Un grande appezzamento di terreno situato tra Zafferia e S. Lucia sopra Contesse, da dove il cane purtroppo riesce spesso ad allontanarsi avendo trovato il modo di farlo, per fare ritorno dopo qualche giorno. Le scappatelle frequenti determinate, come in questo periodo, dalla necessità di accoppiarsi con le femmine in calore, ogni volta che accade, rischiano di farlo finire nei guai. Tre giorni fa mentre girovagava per le strade del quartiere, nei pressi della Case Arcobaleno, è stato catturato dall'accalappiacani e trasportato all'ospedale veterinario per essere sottoposto ai controlli necessari. Non è finito nel box di un canile solo grazie all'intervento tempestivo del suo custode, il quale dopo averne atteso inutilmente il ritorno, suggerito dal suo veterinario di fiducia, si è attivato telefonando all'Ovud (ospedale veterinario universitario didattico) presso il Polo universitario Annunziata. " Ho mandato le foto del cane che ha il mantello nero e una macchia bianca a forma di cuore - spiega Giuseppe Pinizzotto - come segno distintivo. Dalla segreteria mi hanno rassicurato dicendo che Bruno si trovava da loro, perché lo avevo preso l'accalappiacani a S.Lucia. Temendo che potesse finire al canile, il mattino successivo sono andato immediatamente a prenderlo. Era felice di vedermi ed è stata una festa quando è tornato a casa accolto anche dagli altri due cani che ho adottato. Ma ieri si è allontanato di nuovo probabilmente approfittando di qualche buco nella recinzione metallica che non ho individuato ancora perché il terreno è molto grande". Per fortuna sarebbe stato già avvistato nei dintorni. Bruno avendo uno spirito indipendente è considerato un cane di quartiere abituato a non allontanarsi molto dal territorio che ha tracciato. Anche se diffidente e non si lascia avvicinare dagli estranei per paura, non ha fatto mai male a nessuno. Si lascia avvicinare solo da Pepè che ha fatto già richiesta di affidamento al Comune e tra qualche giorno provvederà al microchip e alla sterilizzazione.