Messina

Sabato 22 Febbraio 2025

Messina, la Procura apre una terza inchiesta sull’attività dell’ex rettore Cuzzocrea

Allo stato è tutto “coperto”. Ma secondo indiscrezioni la Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato ha aperto una terza inchiesta sull’attività accademica dell’ex rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea, che in questo caso riguarderebbe la sua docenza sviluppata nel tempo nella facoltà di Medicina e a Farmacologia, oltre alle sue presenze lavorative all’interno del Policlinico universitario “G. Martino”. Si tratta della terza inchiesta perché il prof. Cuzzocrea è attualmente coinvolto nel cosiddetto “caso Anac” e nel “caso rimborsi”, con quest’ultima vicenda che lo ha portato alle clamorose dimissioni ad ottobre del 2023. Sul “caso rimborsi” a novembre dello scorso anno la Procura - l’indagine è coordinata dall’aggiunta Rosa Raffa con i sostituti Giuseppe Adornato, Liliana Todaro e Roberta La Speme -, ha chiesto al gip, che li ha accordati, altri sei mesi di tempo per indagare ancora. In questa fase preliminare i magistrati ipotizzano l’ormai abolito abuso d’ufficio, la turbativa d’asta, la truffa ai danni dello Stato e il peculato. L’altro procedimento in cui è coinvolto l’ex rettore, ma questo processualmente è già in sede d’udienza preliminare, si riferisce ai rilievi mossi dall’Anac nell’ormai lontano aprile del 2022 per la gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi per l’ateneo peloritano. Il 6 novembre scorso si era aperta l’udienza preliminare ma tutto era stato rinviato per la concomitante astensione degli avvocati penalisti a livello nazionale. La prossima data fissata è il 26 febbraio, quindi la prossima settimana. Tornando alla terza inchiesta aperta in Procura, ha indubbiamente molta attinenza con la vicenda che vede contrapposti in tribunale l’ex rettore Cuzzocrea e il suo “grande accusatore”, il componente del Senato accademico e sindacalista della Gilda-Università Paolo Todaro. Il 27 novembre scorso s’è tenuta infatti la prima udienza del processo per diffamazione che l’ex rettore ha intentato contro Todaro. Al centro la nota, inviata tra gli altri alla Corte dei Conti e alle Procure di Messina e Reggio Calabria, e poi il comunicato stampa, che Todaro diffuse tra il 6 e il 7 luglio del 2020.

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