Le immagini catturate dalle telecamere di MessinaServizi affidate ad una società esterna lasciano senza parole. Si vede un automobilista liberarsi con grande tranquillità dei sacchetti pieni della sua spazzatura. Uno a uno, in un angolo, come se non esistessero regole. Come se non ci fossero telecamere. La campagna #machitelofafare, messa in piedi dal sindaco Federico Basile e dalla presidente Mariagrazia Interdonato, è diventata una sorta di tormentone. L’incivile in questione è stato intercettato in via Galileo Galilei, in piena zona industriale. A due passi da quella via Alessandria dove esiste una discarica praticamente quotidiana. Anche in questo caso, sono scattate la denuncia penale e la multa. Le fotografie e le immagini incamerate dalla videosorveglianza vengono prima selezionate dalla società che ha in gestione il sistema e poi vengono trasferite sul tavolo della Polizia giudiziaria della Municipale guidata da Giovanni Giardina. Qualche settimana fa, un automobilista è stato individuato poco lontano dall’isola ecologica di Gravitelli, in via San Corrado Puntale Arena. Qualche giorno prima, stessa scena in via Galvani, dove ad essere individuato era stato il guidatore di un Suv. Al “Grande fratello” di MessinaServizi, che si avvale di 54 telecamere, è impossibile sfuggire. Le telecamere acquisite da MessinaServizi vengono spostate di volta in volta nelle zone più calde. Da Giostra a via Alessandria, dalla periferia sud ai torrenti. Le discariche abusive create in ogni luogo della città costringono gli operai di MessinaServizi a fare un lavoro immane con costi aggiuntivi. Ogni anno necessario almeno un milione di euro che paga l’intera comunità. Le telecamere di ultima generazione vengono azionate da un sensore passivo di movimento a infrarossi altamente sensibile e si attivano al passaggio di persone oppure di automezzi. Registrano in modalità Full Hd con audio ambientale e scattano fotografie ad altissima risoluzione. Quindi, #machitelofafare