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«Il rapporto fiduciario era venuto meno, chi subentra è un dirigente regionale di alto profilo istituzionale, ingegnere capo del Genio civile e presidente dell’Ordine degli ingegneri di Messina e provincia». Renato Schifani chiude così, almeno da parte sua, il “caso Scurria”, annunciando nella stessa giornata il provvedimento di revoca dell’incarico all’ormai ex subcommissario e la nomina dell’ing. Santi Trovato, che avrà la delega commissariale per l’attuazione della legge speciale sul risanamento delle baraccopoli messinesi.
Sono stati giorni molto delicati, il governatore siciliano è rimasto colpito dal rumore mediatico della vicenda, ma era inevitabile che si scatenasse la tempesta, tenuto conto del tema (il Risanamento, da sempre, è una delle priorità assolute della città di Messina, che dopo decenni deve ancora cancellare la vergogna delle baracche) e della persona alla quale è stato revocato l’incarico, l’avv. Scurria, uno degli artefici dei grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni su questo fronte.
Non c’erano più margini per ricomporre la vicenda, lascia intendere il presidente. «La sostituzione si è resa necessaria a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate in precedenza a Scurria che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione, che lo aveva nominato nel marzo del 2023», questo il bollettino diramato da Palazzo d’Orleans. In mattinata, Schifani ha sciolto anche l’ultimo nodo rimasto, quello del sostituto. Aveva pensato anche di affidare la delega di subcommissario al sindaco Basile, ma poi ha deciso di nominare «senza soluzione di continuità», un dirigente regionale di fiducia, l’ing. Santi Trovato, il quale guida il Genio civile di Messina che è anche uno dei soggetti attuatori della legge speciale, occupandosi delle demolizioni delle baracche e dei progetti di riqualificazione. «Senza soluzione di continuità», è il mantra di Schifani, che cerca di rassicurare i messinesi sulla «assoluta volontà» del Governo regionale nel portare avanti, «con forza, rapidità e determinazione», gli interventi previsti dalla legge nazionale. «L’Ufficio commissariale non si ferma neppure un giorno», è il messaggio lanciato dal presidente e rivolto anche al nuovo subcommissario, chiamato a raccogliere l’eredità di Scurria.
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