La Capitaneria di Porto di Messina ha sequestrato oltre 800 kg di pescato di vario genere nella notte tra l’11 e il 12 febbraio. L’operazione, condotta dalle pattuglie della Guardia Costiera, ha portato all’individuazione di due mezzi che trasportavano prodotti ittici in violazione delle normative di settore, presso i punti di sbarco dei traghetti provenienti dalla Calabria.
A seguito del controllo, sono stati elevati verbali amministrativi per un totale di 38.000 euro e sequestrati 430 kg di novellame di sarda e 390 kg di pesce di varie specie, tra cui uggiolo, gambero rosa e sogliola.
Rischi per l’ecosistema e la salute pubblica
Il novellame di sarda, particolarmente protetto dalla legge, è soggetto a sanzioni elevate in quanto la sua pesca impedisce la riproduzione naturale, minacciando l’equilibrio dell’ecosistema marino. Il restante pescato, invece, era trasportato su un mezzo non idoneo, che interrompeva la catena del freddo e non garantiva alcuna tracciabilità, rendendolo potenzialmente pericoloso per il consumo umano.
Sul posto è intervenuto anche personale dell’ASP di Messina, che ha verificato lo stato del pescato. Il prodotto ritenuto idoneo al consumo è stato donato a sei istituti di beneficenza presenti nel comune di Messina.