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Le passività nel bilancio del Policlinico di Messina: a giudizio per falso l'ex dg Giuseppe Laganga

Il processo inizierà il prossimo 26 settembre

Rinvio a giudizio per l’ex dg e commissario straordinario del Policlinico Giuseppe Laganga Senzio, accusato di falso del pubblico ufficiale. Il processo inizierà il prossimo 26 settembre.
Lo ha deciso al termine dell’udienza preliminare il gup Eugenio Fiorentino. Il manager sanitario è stato assistito dagli avvocati Nino Favazzo e Carmelo Peluso, mentre il prof. Giovanni Grasso, il  docente di Diritto penale dell’Università di Catania, ha rappresentato il Policlinico come parte civile.
Laganza Senzio, secondo quanto è emerso dall’indagine a suo tempo espletata dalla pm Anna Maria Arena, ma c’è agli atti anche una consulenza contabile, nella sua qualità di direttore generale e commissario straordinario, rivestita in più tempi al Policlinico nonché di ex direttore dell’Uoc Economica-Finanziaria, avrebbe commesso il reato di falso con una procedura specifica. Avrebbe secondo l’accusa, tra il 2019 e il 2020, malgrado non avesse provveduto ad attivare la procedura per la nomina del direttore dell’Uoc Economica-Finanziaria e del collegio sindacale, deliberato i bilanci dell’Azienda, che sono da considerare come atti pubblici e devono conformarsi ai principi di pareggio, annualità e veridicità. In quei bilanci, sempre secondo l’accusa, non si attestava invece l’esistenza di una serie di passività, tra cui: i debiti derivanti dalla soccombenza in cause giudiziarie dei precedenti esercizi e non liquidati a causa dell’azzeramento del fondo-rischi tra il 2019 e il 2020, per 10 milioni di euro; oppure le cosiddette sopravvenienze passive e le insussistenze passive, sempre riferibili a debiti dei precedenti esercizi, questo in violazione del cosiddetto principio di appartenenza.

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