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Si torna in campo con l’obiettivo di conquistare altri pesanti punti in chiave salvezza: ancora in casa, dopo lo scontro diretto vinto sette giorni fa contro il Latina. Si attende anche oggi una spinta importante dal pubblico (al netto delle attese avverse condizioni meteo), con la squadra che nelle scorse ore attraverso i canali ufficiali ha voluto invitare i tifosi a popolare lo stadio attraverso uno spot in dialetto concluso con il “lancio” del noto coro “e semu sempri ‘cca”. Il legame che si rafforza, con la permanenza in C come obiettivo comune.
Marino non al top. Una settimana in più è trascorsa, servita a mister Simone Banchieri per conoscere meglio il gruppo, trasferendo le proprie e idee. E al gruppo stesso per amalgamarsi, accogliendo gli ultimi arrivati dal mercato di gennaio rivoluzionario, cioè Meli, Gelli e Haveri. E attenzione alle sorprese di formazione perché gli ultimi due potrebbero essere gettati subito nella mischia. Praticamente certo l’impiego del terzino mancino ex Rimini e Campobasso, che dovrà sostituire l’indisponibile Ingrosso, infortunato e nemmeno convocato. In difesa, dall’altra parte, ci sarà Gyamfi per sostituire Lia che invece è squalificato. Mentre in mezzo certo del posto è Dumbravanu, mentre l’altra maglia se la giocano Marino (problema alla caviglia) e appunto Gelli, centrale di piede destro arrivato dal Trapani.
Mediana intoccabile, De Sena febbricitante. Centrocampo intoccabile: Buchel play con Crimi e Garofalo ai suoi lati, mediana assortita divenuta subito cruciale negli equilibri tecnico-tattici della squadra. E anche oggi servirà una prestazione super, nella lettura del match, dei momenti, per strappare punti a un avversario che ormai è divenuto “di categoria” in Lega Pro. Senza Petrucci, altro elemento fermato dal giudice sportivo che nelle ultime due sfide è stato impiegato sulla trequarti, altre novità potrebbero arrivare dall’attacco. Luciani dopo il gol segnato su rigore sabato scorso va verso la conferma, mentre con Tordini a supporto della punta dovrebbe esserci Pedicillo, subentrato con buoni risultati nel precedente turno. L’idea alternativa sarebbe stata De Sena dal primo minuto, ma il napoletano è stato colto da uno stato influenzale nelle ultime ore: sarà convocato ma non è al massimo, quindi è più probabile che parta dalla panchina. Come arma in corso, assieme a Vicario e Costantino, mentre Dell’Aquila rimane indisponibile e a lui si aggiunge Chiarella (non convocati perchè fuori lista Ndir, Mamona e Curtosi).
«Condurre la partita». Di fronte, il Picerno di Tomei in serie utile da cinque turni ma con quattro pareggi e un solo successo. Assenti Garcia e Santi, probabilmente pure Maiorino. Nel 4-2-3-1 troveranno posto gli ex Manetta e Franco, mentre Salvo dovrebbe accomodarsi inizialmente in panchina. «Da qualche anno giocano per i playoff li rispettiamo ma in questo momento chi è l’avversario non è un tema per noi, come non lo è stato con il Latina - aveva detto a inizio settimana mister Banchieri -. In questo momento pensiamo solo a noi stessi e a quanto sono pesanti i punti. Con la dovuta umiltà, ma siamo il Messina e soprattutto quando giochiamo in casa dobbiamo provare a condurre la partita, avere l'atteggiamento giusto».
Tradizione negativa. Una sfida dentro la sfida contro la tradizione negativa: nei sette precedenti sin qui disputati, quattro in Basilicata e tre in Sicilia, il Messina non ha mai battuto il Picerno. L'ultimo precedente è del 25 febbraio, finito 2-2 con doppietta di Santarcangelo e risposte peloritane di Emmausso e Zunno in sforbiciata. Nel complesso, tre vittorie lucane e quattro pareggi.
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