Superano i diciassette milioni di euro i danni provocati dal maltempo di domenica scorsa che si è abbattuto un po’ su tutto il territorio cittadino. Ed è solo una prima stima. La conta dei danni, espressione tipica del day after di disastri di questa portata, ha già una prima valutazione. Ed è quella che è stata inviata ieri sera da Palazzo Zanca, a firma del sindaco Federico Basile, dell’assessore alla protezione civile Massimiliano Minutoli e del dirigente Giuseppe Messina alla Regione siciliana (e anche alla prefettura) che già domenica sera aveva diramato una circolare in cui chiedeva al più presto di conoscere lo stato dei luoghi e gli interventi a cui i comuni avevano dovuto far fronte. In tre giorni la proiezione dei tecnici del valore dei danni e soprattutto dello smaltimento del materiale detritico e del ripristino delle condizioni di sicurezza ha portato ad una cifra di 16.970.000 euro. Ma è chiaro che è solo una prima stima di massima destinata a lievitare man mano che le varie criticità vengono affrontate. «Ci sono assolutamente gli estremi per lo stato di emergenza – dice Minutoli – e lo abbiamo già chiesto alla Regione. Sarà poi Palermo, una volta che sarà dichiarata, a dover fare la richiesta di stato di crisi al Governo nazionale». Sono almeno 50 i punti in città nei quali si sono registrati disagi e danni. Le segnalazioni almeno 250. Tre giorni dopo la pioggia torrenziale da oltre 200 mm (quanto piove in un mese è caduto in tre ore) di domenica non ci sono più posti isolati. O meglio, tutti hanno la possibilità di entrare e uscire dalle proprie abitazioni, ma alcuni non possono raggiungere le case con l’auto perché le strade sono ancora impercorribili. Due casi, gli ultimi, che saranno affrontati oggi dalla Protezione civile comunale sono quelli di Galati S. Lucia ( dieci famiglie interessate) e contrada Cufina a Ortoliuzzo dove c’è stato un cedimento della strada d’ingresso a due abitazioni. A Zafferia la situazione più critica. E la domanda è: ma cosa devono fare i residenti di quella zona alla prossima allerta? «Non devono posteggiare le auto vicino al torrente – risponde l’assessore Minutoli –. Le norme comportamentali in caso di allerta arancione, come domenica, e rossa lo impongono. Ma io consiglio loro di spostarle anche se fosse gialla perché a Messina possono esserci peggioramenti improvvisi. Altra raccomandazione non uscire in strada e di salire ai piani più alti in caso di una nuova piena».