Messina

Lunedì 03 Febbraio 2025

Messina, il maltempo sulla tirrenica: i corsi d’acqua rompono gli argini a Saponara e Monforte Marina

PalaTracuzzi

Le violenti precipitazioni di ieri hanno causato notevoli danni su gran parte dei territori della fascia tirrenica. A Saponara i torrenti Saponara e Scarcelli hanno rotto gli argini. L'incredibile furia dell'acqua ha invaso la via Kennedy, la via Como e il vico I di via del Mare. Frane nella frazione di San Pietro, che hanno impedito la viabilità sulla strada provinciale. Il torrente Niceto è esondato nei pressi di Monforte Marina, creando enormi disagi e forte preoccupazione lungo la strada statale 113. Le strade a ridosso del torrente si sono trasformate in un fiume in piena. Sul posto insistono anche moltissime abitazioni, supermercati e attività ricettive. Il maltempo non ha risparmiato neanche il territorio di Rometta. Paura, in particolare, per una famiglia rimasta intrappolata in macchina dopo essere stata avvolta da una frana, in zona Sottocastello. Per fortuna non ci sono state conseguenze per le persone a bordo, che sono state liberate dall'auto. Si sono registrate frane anche sulle Provinciali per San Cono e Santa Domenica, con disagi per i residenti. A Villafranca Tirrena il torrente Calvaruso ha assunto una portata preoccupante. Le aree maggiormente colpite sono state in particolare Divieto e Castelluccio, con allagamenti. Disagi a San Pier Niceto in contrada Oliva, dove le frane hanno invaso le strade di collegamento con le abitazioni del posto. Le amministrazioni comunali dei centri tirrenici interessati dalle criticità si sono attivate, con il supporto di associazioni di Protezione civili e mezzi comunali, per ripristinare le condizioni di sicurezza lungo strade, vie e arterie bloccate dal fango e dai detriti e da parte dei costoni collassati. Uno scenario che ha creato molta preoccupazione. Già da ieri è cominciata la conta dei danni, ma i Comuni hanno operato con interventi di somma urgenza, comunicando in tempo reale le varie situazioni di emergenza al dipartimento di Protezione civile regionale. Il maltempo ha coinvolto pure Santa Lucia del Mela, Monforte San Giorgio, Spadafora e altri paesi del comprensorio.

Il maltempo alle Eolie

Di nuovo interessate dal maltempo con le isole minori e la frazione di Ginostra che sono isolate da sabato pomeriggio. Un paio di collegamenti in aliscafo, ieri, sono stati garantiti solo verso Lipari, Vulcano, Salina e viceversa. A causa dell’omesso collegamento in nave della sera del sabato e di ieri mattina da Milazzo verso le Eolie, è slittata per ben due volte la cerimonia funebre nel Santuario di Valdichiesa (Salina) di una signora deceduta fuori dall’isola e la cui salma è rimasta bloccata nella città del Capo: se ne riparlerà oggi. I marosi, nelle zone più esposte, hanno flagellato i siti già colpiti dalla tremenda mareggiata del 17 gennaio: in particolare il molo di Sottomonastero, di Marina Corta, la banchina a giorno a Lipari e l’approdo della frazione di Canneto, aggiungendo danni a danni. A Canneto i marosi sono penetrati, seppure con minore intensità, rispetto alla volta scorsa, in alcuni tratti della Marina Garibaldi. In particolare, difficoltà si sono registrate per il transito dei mezzi nella zona di Calandra, praticamente allagata e con detriti, sabbia e pietre depositate sulla sede stradale. Interventi per ripristinare un minimo di normalità sono stati effettuati dalla Protezione civile comunale, attraverso il gruppo volontari. In tema di portualità proteste arrivano da Filicudi dove è ancora fuori uso l’approdo del porto, con l’utenza costretta a fare il biglietto in questo sito per, poi, doversi spostare, per partire a Filicudi Pecorini, dalla parte opposta dell’isola.

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