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Dopo gli insulti razzisti ad Alegria della Jonica nella gara d'andata, al ritorno ad Avola volantini con la scritta "Vergogna"

Anche se il colombiano non fa più parte dell'organico, ieri la squadra di S. Teresa di Riva ha trovato lo spogliatoio tappezzato

Sembrano non aver fine le polemiche legate all’episodio di razzismo accaduto nella sfida di calcio tra Jonica e Città di Avola, che si è disputata nel girone d’andata del Campionato di Eccellenza, lo scorso 14 ottobre. In quella circostanza il calciatore colombiano Alegria era stato oggetto di versi e insulti a sfondo razziale da parte dal qualche componente della tifoseria ospite, abbandonando anticipatamente la partita.L’episodio fu trattato da giornali, tv e social network.

Ieri, un qualcosa che ha riacceso il caso. Nella sfida di ritorno giocata al “Meno Di Pasquale", alla squadra Jonica è stato "riservato" uno spogliatoio tappezzato di ritagli di giornali e su tutti giganteggiava il sostantivo “Vergogna” . Una dinamica che non ha scalfito i dirigenti e giocatori giallorossi, che si sono fatti scivolare addosso un’accoglienza che è lontana dal calcio giocato. Per la cronaca la partita è finita 0-0 e Alegria non fa più parte dell'organico della Jonica già da qualche tempo.

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