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"Autostrade non adeguate al carico viario per il Ponte", il dg del Cas Fazio paga le sue dichiarazioni: incarico revocato. Ma lui replica

“La rete autostradale di Messina non è adeguata a sostenere un grosso carico di mezzi pesanti proveniente dal cantiere Ponte”. Questa la dichiarazione di pochi giorni fa del direttore generale del Cas Franco Fazio. Un'uscita che adesso rischia di costargli molto cara. Il presidente della Regione Renato Schifani, a margine della firma del protocollo d'intesa con Comune, Rfi e Stretto di Messina, commenta così: “Sono dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, l'organo amministrativo del Consorzio Autostrade ha già avviato il provvedimento di contestazione con contestuale revoca dall'incarico per il direttore generale Fazio”.

«Il Ponte sullo Stretto è un'opera strategica che abbiamo sempre sostenuto con convinzione perché rappresenta un passo importante verso un futuro in cui la Sicilia sarà sempre più connessa, sicura e competitiva. Per questo motivo come Regione contribuiamo, con 1,3 miliardi di euro, alla sua realizzazione. Nello stesso tempo, siamo in prima linea per realizzare tutte le opere connesse, a partire dal miglioramento del sistema viario. Non a caso, nell'ambito dell'accordo con il governo nazionale sul Fondo di sviluppo e coesione, abbiamo stanziato 300 milioni di euro per migliorare le nostre autostrade, a cominciare dalla Palermo-Messina e dalla Messina Catania. Il governo Schifani crede fermamente nelle potenzialità di questa terra e stiamo lavorando incessantemente per realizzare progetti che possano contribuire a renderla una regione all'avanguardia nel panorama nazionale ed europeo». Lo ha detto l'assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò.

«Per quanto riguarda le dichiarazioni del direttore generale del Cas che stanno circolando in queste ore - aggiunge Aricò - posso solo dire che mi hanno suscitato una grande amarezza perché si tratta di esternazioni che sembrano improvvisate, che non sono mai state condivise né con la governance dell'ente né con il mio assessorato. Me ne rammarico perché saremmo stati certamente disponibili all'ascolto e al dialogo, avremmo avuto il modo di fornire rassicurazioni sui nostri programmi e di affrontare insieme, nell'ottica di una leale collaborazione istituzionale, ogni eventuale criticità».

La risposta di Fazio: "Travisati i contenuti del mio intervento"

"Il tratto autostradale che subirà maggiore incremento di transito veicolare nel periodo di realizzazione del Ponte, ovvero quello prossimo alla città capoluogo, è tra i primi ad essere stati realizzati, risalendo difatti agli anni 70. La realizzazione del Ponte sullo Stretto consentirebbe, nell’ambito delle opere di compensazione richieste dal Consorzio e condivise dall’Amministrazione Regionale con una recente nota, di effettuare fondamentali interventi di manutenzione volti ad incrementare le condizioni di sicurezza ed accogliere il transito pesante derivante dalla costruzione dell’infrastruttura. Tali opere di riqualificazione del nastro autostradale esistente, che da decenni sono in attesa di reperimento di fondi di finanziamento, rischierebbero ulteriori ritardi qualora non si realizzasse il collegamento stabile tra la Sicilia e l'Europa. Da questo non può che derivare l’auspicio che al più presto inizino i lavori del ponte, strumento fondamentale per lo sviluppo della nostra Isola. Questo, anche in virtù del fatto che su oltre 13 miliardi in totale, ben 8 saranno spesi direttamente sul territorio per la messa in sicurezza dello stesso, così da intervenire efficacemente sul fenomeno del dissesto idrogeologico e poter garantire in meno di dieci anni una nuova viabilità e l'ammodernamento di quella esistente, compresa la rete autostradale siciliana. Qualunque altra dichiarazione a me attribuita all'infuori di questa non mi appartiene in alcun modo". E' questa la replica del direttore generale del Cas che sottolinea come "i contenuti del mio intervento sono stati volutamente travisati sia nella forma che nell’approccio sostanziale alle problematiche riferite".

Antonio De Luca (M5S): “Provvedimento che desta allarme e perplessità per tempistica e motivazioni”

“Il Presidente Schifani ha comunicato che il consiglio di amministrazione del Consorzio Autostrade Siciliane avrebbe avviato già stamattina le procedure per la revoca di Franco Fazio dall’incarico di Direttore Generale, ma tempistiche e motivazioni destano allarme e perplessità.

Il provvedimento, infatti, pare essere scaturito a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Fazio nel corso di un’audizione durante una seduta di Commissione al Comune di Messina. In questa sede il Direttore Generale del CAS ha pubblicamente ammesso la totale inadeguatezza dell’autostrada A20 Messina - Palermo a far fronte alla mole di traffico di mezzi pesanti prevista nella fase di apertura dei cantieri del Ponte, criticità questa che permarrà anche se l’opera verrà realizzata. Non solo la rete autostradale è inadeguata, ma ha evidenziato anche che le gallerie Scoppo e Telegrafo presentano gravissimi problemi di sicurezza”, dichiara l’on. Antonio De Luca, Capogruppo all’ARS del MoVimento 5 Stelle.

“Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo, la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto ‘punitivo’ per aver detto il falso o ‘punitivo’ per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada?

Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del CDA del CAS”, conclude l’on. Antonio De Luca.

 

 

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