Messina

Giovedì 30 Gennaio 2025

Trasferimento dei reparti ospedalieri a Vibo: spunta l’ipotesi delle cliniche private

Si fanno sempre più fitte le interlocuzioni tra la terna commissariale alla guida dell’Asp e le parti coinvolte nel trasferimento di alcuni reparti dell’ospedale Jazzolino, per consentire l’esecuzione di lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico. Gli interventi sono finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Fondo sviluppo e coesione, per un totale di 25 milioni di euro: i tempi sono stringenti, pena la perdita delle risorse. La cantierizzazione dell’opera è prevista fra meno di un mese, ma ancora non si è arrivati ad una decisione condivisa su dove spostare i reparti in questione, ossia ortopedia, oculistica e soprattutto chirurgia. È in relazione a quest’ultimo che stanno sorgendo i problemi principali, in quanto il blocco operatorio presuppone che in prossimità dello stesso vi siano le unità correlate, in primis la rianimazione. Come spiegato dal commissario Vittorio Piscitelli, ci sono al vaglio tre ipotesi. La prima, quella del trasferimento dei reparti al nosocomio di Tropea, sembra essere sfumata soprattutto per motivi di distanza con molti centri della provincia; la seconda è quella dell’ospedale da campo da allestire nell’area di viale della Pace, prossima allo Jazzolino, ma oltre a richiedere il parere e l’intervento della Protezione civile, questa soluzione non è vista di buon occhio dai medici. Si sta facendo strada, dunque, la prospettiva di avvalersi di strutture private vibonesi. Ma come specificato da Piscitelli, neanche questa terza ipotesi è di semplice attuazione: affinché il blocco operatorio possa essere spostato in strutture private, servirebbe un maggior numero di anestesisti, professionisti di cui vi è una grave carenza all’Asp.

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