Messina, direttrice di banca morta per uno shock emorragico: condannato un medico del Policlinico, assolti altri due
Una condanna e due assoluzioni. Si è chiuso con questa sentenza il processo per il caso della morte di Giovanna Filippa Saglimbeni, la funzionaria di banca, era direttrice della filiale Unicredit di San Filippo, deceduta a 49 anni, al Policlinico, il 30 luglio 2017. Il processo, a carico di tre medici, Antonino Milone, Domenica Paparo e Mario Briguglio, ha ripercorso una storia dolorosa cominciata con il desiderio della donna di risolvere i problemi di sovrappeso attraverso un intervento chirurgico e finita tragicamente dopo un ricovero. La vicenda è stata al vaglio della giudice Marialuisa Gullino che ha condannato Mario Briguglio a 8 mesi di reclusione con la pena sospesa, mentre sono stati assolti gli altri due medici Antonino Milone e Domenica Paparo. La giudice ha anche condannato in solido il medico e il Policlinico al risarcimento danni in sede civile e ha disposto anche una provvisionale di 50.000 euro ciascuno per il marito e per i due figli della donna. La scorsa udienza il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno per Milone e Briguglio un anno e sei mesi per Paparo in considerazione dei turni in cui avevano avuto contatti con la paziente. L’accusa contestava ai medici di non essere intervenuti chirurgicamente dopo che una Tac aveva evidenziato segni di perforazione gastrica. La donna morì per uno shock emorragico. La perizia dei consulenti nominati dal pubblico ministero aveva, infatti, puntato i riflettori sui medici che si erano succeduti nei turni nel periodo in cui la donna era ricoverata al Policlinico nel reparto di Chirurgia generale. In particolare i consulenti si erano soffermati sulla scelta conservativa e non chirurgica.