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Piano Città: «così nasce un’altra Messina»

Il 31 gennaio la firma per la concessione delle aree Fs dismesse, presenti i vertici di Rfi

Si bruciano le tappe a Palazzo Zanca. Obiettivo: cominciare ad attuare il “Piano Città” nel più breve tempo possibile. Ma i fronti aperti sono numerosi ed è per questo che il sindaco Federico Basile si recherà a Roma, nella prossima settimana, per interloquire con il Governo, con l’Agenzia del Demanio e con le Ferrovie dello Stato. E il 31 gennaio saranno a Messina i vertici di Rete ferroviaria italiana, con in testa il presidente nazionale Dario Lo Bosco, e il viceministro per la programmazione economica, Alessandro Morelli, il quale è anche il coordinatore dei lavori del Cipess, il Comitato interministeriale che, entro il mese di febbraio, dovrà pronunciarsi sul progetto definitivo del Ponte. Quello dell’ultimo giorno del mese sarà un altro appuntamento decisivo, lungo il percorso che porta alla rigenerazione urbana di vaste porzioni del territorio comunale. Verrà firmato, infatti, il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione e Rfi per la concessione del diritto di superficie (per un periodo di 99 anni) relativamente alle aree dell’ex Officina grandi riparazioni di Gazzi, oltre 51mila metri quadri occupati da stabilimenti, edifici e binari ormai dismessi. Il Comune intende partire proprio da qui per riprogettare gran parte del territorio messinese, compreso l’affaccio a mare che dalla cortina del porto, passando per la Falce, arriva alla zona di via Santa Cecilia bassa (ex Macello) e prosegue fino a Gazzi (e poi fino a Pistunina e Tremestieri, prevedendo anche il recupero dell’ex Sanderson).
Il recupero dei terreni e fabbricati dell’ex Officina Fs è un capitolo a parte, ma del “Piano Città” si è discusso, nel corso di una seduta straordinaria, in Consiglio comunale. È stata accolta, infatti, la richiesta avanzata dal gruppo Fratelli d’Italia e il sindaco Federico Basile, insieme con il vicesindaco Salvatore Mondello, si è presentato in Aula per esporre le linee generali di quell’Accordo che ha siglato lo scorso 9 gennaio insieme con il governatore siciliano Renato Schifani e la responsabile dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme.

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