Tassa di soggiorno, arriva una grana per gli albergatori. Infatti coloro che riscuoteranno il tributo e non lo verseranno alle casse comunali rischiano non solo sanzioni amministrative ma anche il deferimento alla Corte dei Conti. E a Milazzo, anche se non è stata data alcuna comunicazione ufficiale, risulta che alcuni titolari di strutture ricettive sono stati deferiti alla magistratura contabile siciliana che ha inviato delle richieste di versamento delle somme dovute.
Un atto dovuto – si afferma – in quanto il gestore di una struttura alberghiera riscuotendo la tassa dai turisti, assume la funzione di “incaricato di un pubblico servizio” e, pertanto, deve sottostare alle stesse responsabilità di qualsiasi funzionario che maneggia denaro pubblico. Sarebbero meno di una decina le persone individuate per le quali dunque, oltre alla sanzione amministrativa, scatterà la denuncia per danno erariale. Ma non solo. Pare che analoghi controlli siano stati avviati anche dalle forze dell’ordine per verificare la rispondenza tra le presenze e gli introiti. Anche quest’anno nella città del Capo le presenze hanno chiuso in positivo, ma gli incassi provenienti da alberghi e strutture ricettive sono quelli di una città dove praticamente a soggiornare sono stati in pochissimi. Un “corto circuito” che a dire il vero si trascina da anni e che non riesce proprio a risolvere. E, si sottolinea, non è solo una questione di “arretrati” che i gestori delle strutture devono versare, e che comunque vanno recuperati bensì della cattiva abitudine di omettere la quota che viene chiesta al turista in aggiunta alla tariffa ordinaria per il pernottamento. Soldi che non c’entrano nulla insomma con la gestione della struttura ricettiva.
Con ben 160 tra alberghi e B&B gli introiti a Palazzo dell’Aquila infatti dovrebbero essere consistenti e ciò consentirebbe, visto che si tratta di somme vincolate alle finalità turistiche, di investire in servizi per migliorare la qualità dell’offerta. Insomma qualcosa, anzi più di qualcosa non quadra e anche a seguito delle sollecitazioni della Corte dei conti diventa indispensabile per gli Uffici municipali tenere alta l’attenzione per contrastare casi di danno all’Erario che potrebbero automaticamente trasformarsi in un boomerang per chi non esercita i controlli.
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