La ricognizione dei danni dopo l’ondata di maltempo dell’ultimo fine settimana presenta un conto salatissimo per Alcara Li Fusi.
Diffuse situazioni di dissesto idrogeologico, crolli di strutture a corredo della viabilità urbana ed extraurbana di collegamento e straripamenti di corsi d’acqua in diverse zone del territorio comunale, già storicamente fragile, hanno causato notevole pregiudizio ad infrastrutture pubbliche e private, mettendo a rischio l’incolumità della popolazione e causando seri danni alle aziende zootecniche.
Per tutte queste ragioni l’amministrazione comunale ha formalizzare la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale.
Una quindicina circa i fronti di criticità censiti nei sopralluoghi predisposti dall’esecutivo guidato dal sindaco Ettore Dottore e svolti dal personale dell’Area tecnica, coordinata dall’ingegnere Vincenzo Borgia.
Tra quelli di maggiore gravità ed urgenza il crollo di una porzione di strada comunale in località Muto, che ha reso necessaria l’evacuazione a scopo precauzionale di un’abitazione rimasta isolata in cui vive una famiglia di cinque persone. Grossi problemi anche per alcune attività artigianali nell’area del vicino vallone Zuccalà che ha invaso la sede stradale. Un’ampia frana innescata dall’erosione dell’argine di sinistra del torrente Fiumetto minaccia invece la stabilità dell’area su cui sorge lo storico Monastero di Santa Maria del Rogato, di particolare valore storico-architettonico e religioso, all’interno del quale, tra gli altri beni, vi è custodito un affresco della “Dormitio Virginis” risalente al XII secolo di particolare pregio e unicità.
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