Messina

Sabato 18 Gennaio 2025

L'operazione "Dinamite" e la multinazionale della droga tra Messina e i Nebrodi: in 51 scelgono il giudizio abbreviato

Tutti verso il giudizio abbreviato. Per fare presto e ottenere lo “sconto” di un terzo della pena. Solo in quattro optano per il patteggiamento, e appena due per il rito ordinario. E infine per due donne originarie della Calabria posizione per adesso stralciata per i classici difetti di notifica, in questo caso dell’atto di conclusione delle indagini preliminari. È stato definito nel corso della lunga maxi udienza preliminare di ieri mattina a Palazzo di giustizia, davanti alla gup Claudia Misale, il quadro complessivo per la prima tranche della maxi inchiesta antidroga denominata “Dinamite”, con cui la Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato e i carabinieri hanno praticamente aggiornato nel giugno del 2024 le rotte dei traffici di stupefacenti tra la città, la provincia e i bacini internazionali di rifornimento. Si tratta dell’indagine gestita a suo tempo dai sostituti della Distrettuale antimafia Antonella Fradà, che in aula ieri rappresentava la Procura, e Roberto Conte. I giudizi abbreviati Ben 51 imputati hanno scelto il rito abbreviato. Si tratta di: Alessio Abate, Rosario Abate, Giuseppe Anzalone, Alex Arrigo, Antonino Astone, Michaelgabriel Luca Astone, Giuseppe Astuto, Carmelo Barile, Fabio Bellantoni, Maria Cacopardo, Lorenzo Danilo Calderone, Gioacchino Cananzi (di Rosarno), Giovanni Cannistrà (di Fiumedinisi), Claudio Caporlingua, Giuseppe Castorino, Graziano Castorino, Andrea Centorrino, Angelo Conti, Salvatore Costa, Giuseppe Costanzo Zammataro (di Tortorici), Giovambattista Cuscinà, Valentina Demarco, Simone Di Bella, Antonino Falcone, Roberto Galati Giordano (di Tortorici), Sebastiano Galati Massaro (di Tortorici), Stefania Galletta, Giuseppe Gangemi, Bruno Giorgi (di Locri), Paolo Grasso, Giovanni Idotta, Filippo Messina, Domenico Milanese, Grazia Minutoli (di Laureana di Borrello), Maria Minutoli, Vincenzo Muni, Marcello Nunnari, Maurizio Papale, Francesco Pelle (di San Luca), Giuseppe Pizzata (di Locri), Giovanni Rizzo, Domenico Romano, Giada Sabbatini (di Fano), Antonino Santovito, Maurizio Savoca, Antonino Scirone, Antonino Settimo, Paolo Settimo, Antonio Strangio (di Locri), Cristian Struniolo, Gianluca Torrini, e Gianluca Vento. La gup Misale ha fissato ieri quattro future udienze di trattazione per i riti abbreviait, il 7 e 28 febbraio e poi il 7,14 e 21 marzo. I 4 patteggiamenti Hanno scelto di patteggiare la pena in 4: Carmelo Conti Gennaro, Antonino Mastrolembo Barnà (di Brolo), Giuseppe Lo Cascio, Francesco Spadaro. In questo caso la gup Misale ha trasmesso gli atti al gup Salvatore Pugliese, fissando la prima data di trattazione per il prossimo 7 febbraio. I 2 riti ordinari Gli unici due imputati che hanno scelto il rito ordinario sono stati Gaetano Cicero e Giuseppe Alessi. Anche per loro la gup Misale ha rinviato tutto al 7 febbraio prossimo per la decisione finale. Sempre per quella stessa data sono previste la requisitoria generale del pm e le eventuali arringhe difensive degli avvocati che volessero anticipare il loro intervento. I 2 stralci È stato necessario stralciare per adesso le posizioni Sharon Cicciarello (di Locri) e Antonietta Maria Irilli (di Ardore), per il classico difetto di notifica dell’atto di conclusione delle indagini preliminari.

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