Il Comune di Capo d’Orlando dà l’avvio al procedimento per il nuovo “Piano urbanistico generale” che dovrà panificare lo sviluppo futuro della città.
Il “Pug”, questo l’acronimo, in pratica, secondo la legge regionale 13 dell’agosto 2020, sostituisce il “Piano regolatore generale” che governava il territorio delle città.
Secondo le nuove direttive il Piano definisce le strategie che si vogliono mettere in campo per dare una maggiore qualità urbana consumando meno territorio possibile. In pratica dovrebbe essere orientato alla massima sostenibilità possibile del territorio tenendo anche conto delle valenze naturali ed ambientali. E poi anche dei caratteri storico-culturali, dei bisogni socio-economici e dello sviluppo della comunità locale.
L’Area Urbanistica ed Edilizia del Municipio, con il suo funzionario Salvatore Lo Cicero, seguendo le direttive dell’amministrazione del sindaco Franco Ingrillì ha attivato in questi giorni la fase propedeutica alla sua formazione e cioè quella dell’acquisizione degli studi propedeutici. Così per la sua redazione saranno attribuiti gli incarichi a professionisti esterni che ne dichiarano la disponibilità e secondo la procedura pubblica Asmel.
Per questi contratti è stata assegnata la somma di 30.000 euro ed il termine ultimo per la redazione dei Piani propedeutici è la fine del 2026.
Gli studi sono tre ed esattamente quello agricolo forestale, quello geologico e quello di compatibilità idraulica. Seguiranno altri studi, tra cui quello relativo all’utilizzo delle spiagge, dopo di che si passerà alle tre fasi che porteranno all’adozione del “Pug”.
La prima è quella della partecipazione condivisa con la cittadinanza, gli enti, le associazioni e gli ordini professionali; la seconda è l’approvazione del Piano preliminare da parte del consiglio comunale dopo il parere della Conferenza con gli enti preposti al rilascio delle necessarie autorizzazioni ed infine la terza ed ultima fase, quella della redazione e approvazione da parte del Consiglio dopo l’esame delle osservazioni presentate da chi ne ha interesse.
Secondo i politologi locali ne passerà del tempo prima che il nuovo strumento urbanistico venga approvato e ne è dimostrazione quello attuale vigente i cui vincoli di espropriazione sono scaduti nel 2012.
Da allora, e sino ad oggi, a causa della mancanza di vincoli su aree destinate ad uso pubblico, è rimasto ben poco da pianificare nel nuovo “Piano urbanistico generale”. E su quello che è rimasto da pianificare è rivolta l’attenzione dei tecnici chiamati a dare il loro contributo per suggerire le linee guida da seguire.
Rispetto al vecchio “Piano regolatore generale”, la cui approvazione risale a quasi due decenni addietro (era il 2007 ndc) c’è da inserire la novità della nuova area portuale, sia col bacino d’acqua di San Gregorio che con le opere a terra comprese quelle di servizio.
Capo d’Orlando pensa al futuro e organizza la sua espansione
Il Comune avvia le procedure per il nuovo strumento urbanistico. L’attuale Piano regolatore, ormai superato, risale al 2007
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