Dal 23 novembre scorso un bacino d’utenza sanitario bi-regionale tra Sicilia e Calabria all’ospedale Papardo è out. Chiuso. Stoppato. E fin troppo facile in questa sede dire che la giustizia deve fare il suo corso, che l’inchiesta deve andare avanti, e soprattutto che se ci sono responsabilità penali per le morti dei poveri pazienti devono essere individuate e sanzionate. Ma la salute dei pazienti, “privati” in questi mesi di quelle due strutture salva-vita, è senza dubbio l’altra faccia di una medaglia difficile da definire nel bilanciamento dei valori costituzionali che ci sono dall’una e dall’altra parte.
Più volte abbiamo denunciato su questo giornale come uno dei “guasti” principali della sanità in Sicilia, ma non solo dalle nostre parti, sia l’intromissione della politica e la vergognosa spartizione delle poltrone di comando negli ospedali, così come è successo proprio di recente con le nomine dei vertici dirigenziali delle varie Asp, oggetto di un vero e proprio “mercato”, spesso con designazioni di manager e primari non all’altezza della situazione. C’è per esempio chi dice che a Messina, l’ospedale Papardo, sia rimasto il feudo politico dell’ex parlamentare ed ex sindaco Francantonio Genovese, così come in passato era invece, per spartizione partitica, un “fortino di nomine” ad hoc della vecchia Alleanza nazionale.
Ma prescindendo da tutto questo anche l’uomo della strada in questo periodo si starà facendo almeno due domande. La prima. Perché all’indomani del sequestro delle due sale operatorie il management dell’ospedale non ha provveduto ad approntarne altre due in qualche altra ala? La seconda. Perché all’indomani del sequestro non si è registrata nessuna dichiarazione da parte dello stesso management? Misteri sanitari della fede. E proprio ieri, questa è la ciliegina sulla torta, alle ore 11.55 in punto la triade dirigenziale Di Blasi-Manzi-Cardia ha inviato a tutti i direttori di reparto e ai dipendenti del Papardo una circolare imperativa categorica dall’oggetto “Rapporti con la stampa”. Lo svolgimento? Non azzardatevi ad aprire bocca con i giornalisti. Invece di pensare a cose più serie...
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