La mafia che tenta di sostituirsi allo Stato. Ad entrare nel merito dell'operazione, condotta oggi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina che ha portato all'arresto di 15 esponenti del clan barcellonese, è il procuratore d'Amato che, dopo la conferenza stampa, sottolinea come "le indagini condotte sinora hanno avuto proprio questo merito. Mettere in evidenza come un'azienda confiscata ad una organizzazione operante appunto nel Barcellonese abbia continuato ad essere gestita senza soluzione di continuità dalla stessa organizzazione a cui era stata sottratta". Tutto questo è stato possibile "grazie ad intuizioni investigative, ad un sistema di intercettazioni e monitoraggio ed anche al determinante apporto di un collaboratore di giustizia". Il messaggio al territorio? "La continua presenza criminale ha generato agli occhi della comunità la percezione di una certa continuità delinquenziale", che il blitz di oggi ha contribuito a scardinare.
Interviene nella questione anche il questore Gargano. "L'esito delle attività d'indagine - dice - ha dimostrato come queste organizzazioni che oggi andiamo a contrastare efficacemente sul territorio abbiano alzato l'asticella del posizionamento mafioso nel territorio in cui gestivano le proprie attività". Il collaboratore di giustizia "ha reso dichiarazioni nel corso delle investigazioni che hanno trovato poi riscontro nell'attività svolta".
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