Rischiava di perdersi nella notte dei tempi messinesi ed invece uno dei progetti di urbanizzazione elementare di cui Messina aveva ed ha più bisogno, il convogliamento delle acque intorno al Lago di Ganzirri, passato attraverso una variante e finanziato con 4 milioni, diventerà cantiere nei prossimi mesi. I conti, certamente, vanno sempre fatti con cautela: dalla mega opera alla più semplice. Lo dimostra una passata previsione che aveva dato quest’opera già ultimata entro il 2021. Invece ne sono passati altri tre, di anni, di torrenti e paludi ad ogni pioggia battente, com’è avvenuto ieri per l’ennesima volta.
Oggi però quest’iter si è felicemente completato perché – spiega il direttore generale del Comune – Salvo Puccio, «da qualche settimana la Commissione regionale per la Valutazione d’impatto ambientale ha rilasciato il parere favorevole al progetto, che sarà poi formalizzato nel decreto di Via, quindi si consumerà l’ultimo passaggio della copertura finanziaria del progetto esecutivo. Prevedo il bando prima dell’estate». È la soluzione civile di un problema meno semplice di quel che sembri, ma ben risolvibile, che da decenni umilia i residenti dei due villaggi più belli e i messinesi in genere. La necessità di realizzare condotte delle acque bianche totalmente autonome dai tombini delle acque nere, tenendo conto della tutela dovuta alla laguna in cui è vietato il convogliamento delle acque “stradali”, con il loro portato inquinante legato a carburanti e pneumatici.
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