«L’Architettura può trasformare le nostre città, il modo di percepire e vivere il nostro tempo». È il programma di una carriera e di un’esistenza, riassunte in poche righe. Daniel Libeskind, 78 anni, di origini polacche ma cittadino degli Stati Uniti, porterà oggi a Messina la propria testimonianza, di un autentico maestro dell’Architettura a livello mondiale.
Un autentico maestro È il progettista del Centro direzionale del Ponte sullo Stretto, previsto sulla sponda calabra di Villa San Giovanni. E stamane sarà sentito in audizione, durante i lavori della Commissione Ponte, al Comune di Messina, presieduta dall’avvocato Pippo Trischitta. «È con grande emozione e profonda gratitudine che accoglieremo Daniel Libeskind – afferma il presidente dell’Ordine degli architetti e della Consulta regionale degli architetti siciliani, Pino Falzea –, un maestro indiscusso dell'Architettura contemporanea e una figura simbolica nella trasformazione del panorama urbano globale. Daniel Libeskind è un architetto che va oltre il semplice progetto di edifici. Le sue creazioni sono narrazioni, sculture viventi che catturano memoria, emozione e identità culturale. Il suo stile si distingue per l'uso innovativo delle forme geometriche, delle superfici dinamiche e dei contrasti tra luce e ombra, elementi che rendono ogni sua opera inconfondibile». Tra i suoi progetti più significativi, il “Jewish Museum” di Berlino, «dove – sottolinea Falzea – ogni dettaglio architettonico dialoga con la memoria della Shoah». Oppure il contributo straordinario alla ricostruzione del “World Trade Center” a New York, con il Masterplan che ha dato una nuova vita simbolica e urbana a “Ground Zero”. In Italia, il segno di Libeskind è evidente in uno dei progetti più importanti di riqualificazione urbana contemporanea: “CityLife” a Milano. «La sua Torre Libeskind, chiamata anche “Il Curvo” – aggiunge il presidente della Consulta regionale degli architetti – è un emblema di modernità e armonia. Con la sua forma sinuosa, pensata per dialogare con il cielo e con le altre torri del complesso, rappresenta un nuovo modo di concepire lo spazio urbano, rendendo Milano una città sempre più all'avanguardia a livello internazionale».
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