Messina

Domenica 12 Gennaio 2025

Duello ex partecipata-Comune di Messina, proroga al consulente tecnico

Si allungano i tempi della querelle al centro del procedimento civile tra Messinambiente e Comune di Messina. Il Tribunale ordinario di Palermo-Sezione specializzata in materia di imprese ha concesso al consulente tecnico d’ufficio la proroga richiesta e assegnato allo stesso il termine fino all’8 febbraio prossimo per la trasmissione alle parti dell’elaborato finale. La materia da affrontare è alquanto delicata e complessa, giacché riguarda un presunto credito da 39 milioni di euro vantato dalla società in liquidazione che un tempo effettuava i servizi di igiene pubblica per conto di Palazzo Zanca. Sotto la lente del perito Andrea Costa una corposa materia contabile: è chiamato innanzitutto a determinare la differenza – degli esercizi 2011/2012/2013/2014/2015/ 2016 – tra l’ammontare dei costi di esercizio affrontati da Messinambiente e le somme effettivamente versate dal Comune. Ma anche quelle che la società fallita sarebbe tenuta a corrispondere a Erario e Inps a titolo di sanzioni, interessi e mora. Dovrà altresì accertare, dal 2013 al 2017, il quantum dei costi sostenuti dalla società fallita e i corrispettivi versati, anno per anno, dal Comune a Messinambiente spa in liquidazione. E ancora: stabilire, alla luce di bilanci e scritture contabili della società fallita, per gli anni 2013-2017, l’ammontare delle perdite subite dalla parte attrice. Quindi, il consulente, nominato il 6 giugno scorso, ha sottolineato la farraginosità della ricostruzione documentale necessaria per rispondere ai quesiti formulati, abbracciando essa un arco temporale esteso, ossia dal 1999 al 2017. E ha comunicato al Tribunale di essersi imbattuto in una documentazione prodotta risultata «lacunosa e non completa».

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