Un calvario durato 13 anni, costellato da gelosia, insulti e percorse e caratterizzato da lacrime e paura. È il tragico racconto fatto ai poliziotti da una donna che ha trovato il coraggio di confidarsi, dopo l’ultima violenta lite avuta con il compagno. L'uomo, un 39enne messinese, è stato arrestato dagli agenti delle Volanti. L’arresto è stato convalidato dalla gip Tiziana Leanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere.
A chiedere l’intervento degli agenti alcuni familiari del trentanovenne preoccupati per le condizioni dell’uomo che - come è stato ricostruito dalla polizia - appariva fuori controllo, in preda ai fumi dell'alcol. Hanno cercato di calmarlo, poi temendo che potesse inveire ancora contro la compagna, hanno deciso di chiedere aiuto alla polizia.
Quando gli agenti sono intervenuti nell’abitazione, l’uomo era per le scale, la compagna invece era in casa, in camera da letto con i figli piccoli, aveva dei lividi sul viso. Lui avrebbe giustificato quei lividi dicendo che la donna se li era procurati cadendo accidentalmente qualche giorno prima, una versione che ha lasciato perplessi gli agenti, hanno subito capito che la donna era spaventata. Appena lei si è sentita al sicuro, è scoppiata in lacrime raccontando ai poliziotti di subire da anni vessazioni dal compagno mostrando i segni delle percosse che aveva subito quella sera stessa. In questura ha poi formalizzato la denuncia raccontando del legame con l’uomo iniziato 14 anni fa dal quale erano nati anche due figli.
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