Inizio d’anno nel segno della tensione tra il personale sanitario dell’ospedale “Fogliani”. Ieri, al termine di un’assemblea, i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione per contestare l’assenza di interventi da parte dell’Asp a fronte delle tante criticità esistenti. Ad essere interessati dalle problematiche i lavoratori della Salute mentale, Pronto soccorso, Rianimazione, Chirurgia, Neurologia e Otorinolaringoiatria, tutte legate alla «grave carenza di personale ausiliario, sociosanitario e soprattutto infermieristico». Tutto ciò – ha sottolineato la segretaria generale della Cisl Fp Messina, Giovanna Bicchieri – a fronte della presenza di infermieri che sono stati assegnati con mobilità volontaria tra il mese di maggio e giugno 2023 al “Cutroni Zodda” di Barcellona, dunque dopo il Covid. Mobilità ingiustificata a fronte della chiusura del Pronto soccorso generale e della Pneumologia, che avrebbe invece dovuto portare alla ricollocazione del personale già presente a Barcellona nei nuovi reparti, peraltro a tutt’oggi serrati.
«Inoltre – ha aggiunto la sindacalista – abbiamo appreso che vi è altro personale rimasto nei Servizi territoriali di assistenza residenziale, a fronte della chiusura di alcune di queste strutture. Ciò significa che di fatto c’è una media di un infermiere per turno in alcuni reparti e al contrario esuberi altrove. Spesso nel reparto di Malattie infettive a Barcellona svolgono il turno notturno 4 o 5 infermieri su 4 posti letto occupati degli otto previsti dalla dotazione organica. Nel frattempo, i lavoratori precari da numerosi anni attendono dal dicembre del 2023 la stabilizzazione. Ad oggi hanno ottenuto solo promesse cui non sono seguiti fatti, mentre vanno avanti “comandi” e “leggi 42 bis” senza criteri oggettivi e imparziali. La misura è colma. I lavoratori sono esausti e a rischio di malessere lavorativo, e questo li espone a rischio di colpa grave, legale e penale. Alla luce di quanto emerso, non abbiamo altra scelta che proclamare lo stato di agitazione del personale», del quale è stata informata la prefetta di Messina Cosima Di Stani.
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